"Vogliono che muoia anche lui"

«Renato mi ha telefonato martedì sera».
E che cosa le ha detto?
«È stato secco: "Ah sai, poi mi è arrivata la risposta da Roma". Era il suo modo per annunciare la sconfitta delle nostre speranze. Subito dopo, ha cambiato discorso».
Antonella D’Agostino è la fidanzata di Renato Vallanzasca. Si sono conosciuti da ragazzi, poi negli ultimi tempi, l’amicizia ha lasciato il posto all’amore. Per due anni, dal 2005, quando era stata depositata la domanda di grazia, la donna ha sperato.
Ora?
«Non ho avuto tempo per fermarmi e riflettere. Martedì, appena avuta la notizia, ho raggiunto la mamma di Renato nella casa di riposo dove vive. Lei deve aver intuito che era successo qualcosa, ero sconvolta. A un certo punto mi ha chiesto: "La domanda di grazia è stata respinta?". Io ho risposto con un cenno affermativo della testa. Abbiamo pianto insieme. La mattina dopo, mi hanno telefonato: "La signora Marie è stata male, ha avuto un ictus, è in ospedale". Speriamo che si riprenda. Ho sbagliato ad andare da lei».
Restano i benefici previsti dalla legge Gozzini.
«Esatto. I permessi e poi, chissà, speriamo qualcosa in più. Soffro troppo per pensare ad altro: Renato è cambiato, non è più quello di una volta.

Lui stesso un giorno mi ha detto: "La nostra felicità, se anche uscirò, non sarà mai piena. Il tuo sorriso, bellissimo, sarà sempre macchiato dalle immagini dei volti di chi ho ucciso". Adesso grido: cosa vogliono a Roma? Vogliono che sia lui a morire? Ma no, presto ci sposeremo».

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