Volano le tariffe (+ 40%): il doppio degli stipendi

Dal 2000 a oggi i costi dei servizi pubblici sono aumentati del 40 per cento, gli stipendi dei lavoratori dipendenti sono fermati al 22 per cento. Indagine della Cgia di Mestre

Volano le tariffe (+ 40%): 
il doppio degli stipendi

Miano - I costi dei servizi aumentano due volte di più rispetto agli stipendi. Dal 2000, infatti, costi dei principali servizi pubblici sono cresciuti con percentuali attorno al 40%, contro un tasso di inflazione del 21,2%, mentre le retribuzioni dei lavoratori dipendenti hanno registrato un incremento del 22,3%.

Aumeta il costo della vita È quanto emerge da un’indagine dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre sugli aumenti delle principali tariffe dei servizi pubblici dal 2000 al maggio 2008. La conclusione è che il costo della vita aumenta mentre gli stipendi non seguono la stessa rotta. Il dato più significativo riguarda le voci che pesano di più sul bilancio familiare: si parte con il 42,2% di aumento rilevato dai rifiuti urbani, per passare al 37,7% di acqua potabile e gas. Non va meglio per elettricità: nel periodo di tempo considerato i costi delle bollette della luce sono lievitati del 35,4%. Il discorso non cambia se si esce dall’ambito domestico: le tariffe dei pedaggi autostradali sono aumentate del 27,8 % e quelle relative ai trasporti urbani del 26,7%. Su rotaia, invece, gli incrementi registrati sono pari al 24,1%.

Scendono le tariffe telefoniche La Cgia di Mestre suggerisce un’idea alternativa agli spostamenti, troppo costosi: scegliere di fare una telefonata ad un amico anziché andarlo a trovare. La voce telefonia è infatti l’unica ad aver fatto rilevare un decremento dal 2000 al 2008, con le tariffe scese dell’11,4%.

Sale anche il canone Sulla scia degli aumenti registrati della maggior parte dei servizi pubblici stanno il canone Rai (+ 16,4 %) e i servizi postali (+ 16,1 %). Secondo Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre , gli aumenti "vanno letti con una duplice chiave di lettura. In primo luogo si traducono in costi diretti che il consumatore è costretto a subire. In secondo luogo tutte le imprese soggette alle variazioni dei prezzi dei servizi, come i commercianti o gli artigiani, fanno ricadere questi costi sul consumatore finale facendo aumentare il prezzo dei prodotti o dei servizi offerti".

Previsioni Una speranza che la situazione possa migliorare, o almeno non peggiorare, viene dal disegno di legge legato alla manovra estiva in tema di servizi pubblici locali che prevede dal giugno 2009 un divieto per le società che hanno acquisito gestioni senza gara di averne

altre oltre alla principale. "Ciò si tradurrà in un vantaggio per gli utenti - conclude Bortolussi - che vedranno società sempre più motivate a vincere e, chiaramente, vincerà chi proporrà tariffe e servizi migliori".

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