Al volante col cellulare, vizio romano

Solo il 66 per cento dei cittadini ha la cintura allacciata quando guida

Italia terra rinomata di indisciplinati al volante. Che aumentano anno dopo anno. Da uno studio Eures, che tralascia però infrazioni gravi come il sorpasso a destra e la mancanza del rispetto di stop e precedenze, emerge che tre automobilisti su dieci viaggiano senza cintura di sicurezza e un milione di italiani guida abitualmente attaccato al suo amato telefonino, una vizio in realtà molto romano.
L’indagine sul comportamento di oltre 70.000 tra automobilisti e motociclisti è stata svolta in sei città italiane tra cui Roma. Il metodo usato dalla ricerca è quello dell’osservazione diretta: 14 rilevatori sono stati impegnati per oltre 300 ore a tenere d’occhio gli italiani alla guida tra il 6 e il 20 giugno scorsi. Rispetto all’analoga indagine realizzata nell’ottobre del 2003, il mancato uso della cintura di sicurezza ha subito un significativo incremento, pari al 7 per cento. Sono soprattutto gli uomini (35%) a non rispettare l’obbligo; meno indisciplinate le donne (25,3%). E tra i giovani i trasgressori salgono al 36,1%. Molto ampio il divario tra Nord e Sud: nelle regioni settentrionali l’88,7% viaggia con la cintura; nel Meridione gli automobilisti in regola sono la metà (48,3%). Il Centro si pone a metà strada, con il 68,5%. Il più alto utilizzo della cintura si registra a Milano (91%), fanalino di coda Bari (42,7%), che precede Napoli (55,8%) e Roma (66%). Nello stesso periodo è invece aumentato l’uso del casco tra chi viaggia su due ruote (+11,8%). I trasgressori sono soprattutto i giovani sotto i 25 anni.


Quanto a un’altra classica trasgressione tipicamente italiana, la guida con il telefonino, l’indagine dell’Eures conferma una significativa quota di automobilisti indisciplinati (3%), pari a un milione. I trasgressori sono concentrati più al Centro (3,9%), rispetto al Nord (2,4%) ed al Sud (2,2%). Torino (4,2%), Firenze (3,9%) e Roma (3,8%) presentano i valori più alti.

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