Volantini nei bar su come evitare sequestri di moto

Campomorone lancia una campagna di informazione sui rischi della nuova legge: chi guida senza casco non rivedrà più la sua «dueruote»

Volantini nei bar su come evitare sequestri di moto

Diego Pistacchi

A Campomorone non contano di rifarsi il parco-moto a suon di sequestri, ma almeno di avvertire i ragazzi (e non solo loro) che ora il codice della strada è più severo e che un casco slacciato costa l’addio all’amata dueruote. La nuova legge numero 168/05 è entrata in vigore da pochi giorni, ma forse in pochi se ne sono accorti, concentrati sulle vacanze o sull’avvio travagliato dei campionati di calcio. Il fatto è che la norma prevede brutte sorprese per i motociclisti. Dal cinquantino in su, e senza limiti di età (quindi anche se maggiorenne) chi guida senza casco, oppure con lo stesso slacciato o non omologato, si vedrà sequestrare il mezzo. Che, contrariamente a prima, non verrà più restituito. Stessa sorte toccherà a chi verrà sorpreso a trasportare un passeggero senza poterlo fare.
Fin qui la norma nazionale, che vale e dovrebbe essere applicata, in tutta Italia. Ma, visto che la stragrande maggioranza dei motociclisti non è informata delle novità, Campomorone si propone come Comune capofila nella campagna di sensibilizzazione. Così in tutti i bar, i circoli, le associazioni, i locali pubblici di ogni tipo, i vigili urbani hanno fatto mettere un volantino che con poche righe e semplici concetti spiega i rischi della legge 168. «Il veicolo non sarà più restituito», avverte in stampatello ben evidente e con tanto di due punti esclamativi il manifestino distribuito dalla polizia municipale. Che ha già in programma una serie di incontri anche a scuola, con gli alunni della terza media dell’istituto «Noli» di Campomorone.

«Vogliamo evitare che i ragazzi per una distrazione possano perdere la moto - fanno sapere dal comando della polizia municipale -. Non è che qui si verifichino troppi casi del genere, ma sembra giusto fare prima molta informazione su una norma magari poco pubblicizzata».

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