La zona più gettonata, ma anche più caotica, è quella tra via Tortona e il Naviglio grande. «È il quartiere che va di moda in questo momento - rivela Fabrizio, studente della facoltà di Design al Politecnico -, perché si trova vicino alla Milano creativa che circonda porta Genova, con gli atelier dei pittori, gli studi fotografici e i teatri. E gli affittacamere se napprofittano. La situazione raggiunge il limite del surreale. Dalle parti di via Tortona arrivano a offrirti, a prezzi comunque elevati, degli scomparti di garage separati da polistirolo e cartone. E anche per dormire, dopo una giornata tra lezioni ed esami, bisogna fare la lotta».
Anche intorno allUniversità cattolica ogni metro quadrato libero è pronto per essere affittato. «Tirano su un muro in mezzo a una cantina da 40 metri quadrati - raccontano Alberto e Giuseppe, studenti dellateneo di largo Gemelli - e affittano ciascuna delle due metà a 800-1.000 euro luna. Agli affittacamere non conviene abbassare i prezzi, perché tanto prima o poi trovano sempre qualcuno disposto a prendersi le loro topaie».
«Cercare casa a Milano è stata una vera e propria vicissitudine - confessa Lucia, studentessa di Design e moda in Bovisa -. Ero venuta con alcune amiche da Urbino, dove eravamo in appartamento insieme. Ma per non restare in mezzo alla strada ci siamo dovute separare. È più semplice cercare un posto letto soltanto per una persona, anche se la maggior parte degli annunci sono a prezzi proibitivi. Sempre che non ci si voglia accontentare di case con crepe nel muro e con lumidità che ti cola sul cuscino o di appartamenti allottavo piano senza neanche lascensore».
Gli studenti che vengono da più lontano si devono adeguare, mentre chi appena se lo può permettere preferisce continuare a fare il pendolare.
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