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Volevano far esplodere il tempio dello shopping Paura nel cuore di Parigi

Allarme terrorismo: neutralizzati cinque ordigni piazzati nei bagni di Printemps da un gruppo rivoluzionario afghano. La lettera di minaccia: «Truppe francesi via da Kabul»

Parigi - «I servizi di polizia stanno analizzando la natura dei prodotti che sono stati rinvenuti. Sappiamo comunque che non c'era miccia, né alcun sistema di detonazione. Stiamo anche analizzando il messaggio di rivendicazione. Per il resto io non posso che ripetere ciò che ho sempre detto: la Francia non può abbassare la guardia di fronte ai rischi terroristici», dichiara il presidente Nicolas Sarkozy a Strasburgo, dove è intervenuto di fronte al Parlamento europeo, nel commentare a caldo la notizia del ritrovamento di cinque ordigni esplosivi all'interno del grande centro commerciale parigino Printemps.

Ieri mattina la sede centrale dell'Agence France Presse (Afp, la principale agenzia di notizie transalpina) ha ricevuto una lettera attraverso i normali canali postali. All'interno della busta c'era un messaggio delirante, firmato da un misterioso Front révolutionnaire afghan, Fronte rivoluzionario afghano: «Se le truppe francesi non verranno ritirate dall'Afghanistan entro la fine del prossimo febbraio, la popolazione civile rischierà di pagare un prezzo molto elevato». Il messaggio aggiungeva che una notevole quantità d'esplosivo era stata collocata all'interno delle toilette, al terzo piano dei grandi magazzini Printemps Haussmann. La polizia ha immediatamente bloccato e evacuato il centro commerciale, situato a due passi dall'Opéra, al centro della capitale. Effettivamente sono stati rinvenuti cinque ordigni privi, però, del dispositivo d'innesco.

Immediatamente la capitale francese è stata avvolta da un'atmosfera di paura. Il pensiero di tutti è andato alle ondate terroristiche del 1995 e del 1986, quando esplosero alla cieca ordigni in mezzo alla folla. In particolare nel 1986 i terroristi, collegati a movimenti internazionali dell'estremismo islamico, seminarono sangue e panico in un grande magazzino del quartiere di Montparnasse. Le forze dell'ordine hanno bloccato per l'intera mattinata di ieri il quartiere commerciale del boulevard Haussmann, in cui si trovano anche i grandi magazzini Galéries Lafayettes. Tanto Printemps che le Galéries Lafayettes sono abitualmente strapieni di folla nel periodo precedente le festività natalizie. Il terribile messaggio dei terroristi rischia di avere conseguenze non trascurabili su un'economia già segnata dalla crisi. Una parte dei francesi pensa ormai d'avere una ragione in più per rinunciare quest'anno agli acquisti natalizi.

La dinamica del «quasi attentato» rasenta l'incredibile. La settimana scorsa c'era già stato un falso allarme a Printemps e le misure di sicurezza erano state aumentate. Ci si chiede come sia stato possibile trasportare una quantità considerevole d'esplosivo all'interno di un grande magazzino teoricamente vigilatissimo. La ministra dell'Interno, Michèle Alliot-Marie, dice che i parigini e i francesi in genere possono stare tranquilli, perché le forze dell'ordine vigileranno sulla loro sicurezza. Una promessa a cui non sono più in molti a credere. La ministra insiste sul fatto che la miccia era assente dal pacco ritrovato nelle toilettes di Printemps, ma il messaggio dei terroristi è trasparente e suona nel modo seguente: «Noi siamo perfettamente in grado di colpirvi quando, come e dove vogliamo!».

La Francia teme di rischiare il suo 11 settembre, così com'è accaduto agli Stati Uniti, alla Spagna, alla Gran Bretagna e più recentemente all'India.

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