Cronaca locale

Voli e treni «bloccati», ma la città resiste

Disagi negli aeroporti e nelle stazioni. Bus a singhiozzo, traffico e caccia al taxi

Gioia Locati

Metrò chiusi, il 64 per cento fra bus e tram in deposito, ma dalle 18 in poi. Treni regionali fermi negli orari annunciati, 150 voli cancellati fra Linate e Malpensa (solo 4 annullati a Orio al Serio). Scuole a singhiozzo, uffici pubblici blindati. La risposta dei milanesi? Sono rimasti a casa. Sono stati parecchi i pendolari che hanno rinunciato a una giornata di passione, disdegnando il capoluogo. E gli altri, quelli che hanno ingranato la marcia comunque, non si sono fatti cogliere impreparati. Informati (per dare l’idea: tra ieri e il giorno prima in 400mila hanno consultato il sito di Trenitalia e 170mila hanno chiamato il numero verde), si sono organizzati con auto e taxi.
Il corteo promosso dai sindacati Cgil, Cisl e Uil è partito alle 9.30 da porta Venezia, ha tagliato il centro prima di raggiungere piazza Duomo. In quanti sotto la neve a sventolare striscioni? Centomila secondo i sindacati, molti meno per la questura, suppergiù 30mila. Alcune pensionate, ingolfate in ampie sciarpe, esibivano il cartello: «Sono pensionata, sono arrabbiata e per dirlo non sono pagata». E via una carrellata di «avvertimenti» su come diventeremo poveri per colpa di questa Finanziaria. Fra i politici: Giorgio Roilo, segretario milanese della Cgil, Roberto Monticelli, segretario milanese Uil, l’ex prefetto Bruno Ferrante e ora candidato sindaco per l'Unione, il Nobel Dario Fo, candidato di Rifondazione. La sfilata si è conclusa con il discorso di Savino Pezzotta, segretario generale della Cisl: «È una Finanziaria dannosa per lavoratori e pensionati e inutile per lo sviluppo del Paese. Sono assenti tre priorità: industria e sviluppo, tutela dei redditi, mezzogiorno». Gli studenti dei collettivi (vicini a Rifondazione) per contestare l’uso degli stages previsto nella riforma Moratti hanno occupato la sede della catena alberghiera Best Western in via Forcella. «Abbiamo chiesto alla direttrice quanti studenti stagisti sono impiegati nei loro hotel e se è vero che grazie agli stagisti non sono state fatte più assunzioni». La risposta della responsabile Giovanna Manzi: «Promuoviamo l’inserimento dei giovani rispettando le loro ambizioni. Per l'internazionalità del marchio i nostri stages diventano un’esperienza costruttiva. In molti casi lo stages si è tradotto in un contratto di lavoro». Gli studenti sono stati poi allontanati dalle forze dell’ordine, secondo la Best Western il «confronto è degenerato quando i ragazzi hanno trasformato gli uffici in un bivacco: fumavano spinelli e si servivano liberamente dai frigoriferi». Ma hanno già annunciato un altro corteo, il 2 dicembre «e violeremo la zona rossa».
Il vicesindaco Riccardo De Corato ha giudicato lo sciopero «un rituale novembrino che i sindacati mettono in atto dal 2001, da quando cioè governa il centrodestra. Lo sciopero è completamente inutile - ha aggiunto De Corato -, la Finanziaria sta passando alle Camere e il governo ha posto la fiducia sul decreto fiscale».

Roberto Calderoli, ministro per le Riforme istituzionali ha aggiunto: «Hanno gioito per anni della crisi economica internazionale e oggi davanti a una previsione di ripresa dell’economia scioperano per limitare l’effetto della crescita con la cinica convinzione che questo potrebbe favorirli in vista delle elezioni».

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