Voli di Stato: c'è l'archiviazione per il premier

Il tribunale dei ministri ha archiviato l'inchiesta per abuso d'ufficio e peculato: il premier era stato indagato dalla procura di Roma per l'utilizzo dei voli di Stato per trasferire ospiti a Villa Certosa. "Manca una condotta lesiva della funzionalità della Pubblica amministrazione"

Voli di Stato: c'è l'archiviazione per il premier

Roma - Archiviazione. Il tribunale dei ministri ha archiviato l’inchiesta sui cosiddetti voli di stato nella quale risultava indagato dalla procura di Roma per abuso d’ufficio e peculato il premier Silvio Berlusconi. Secondo quanto si spiega nel provvedimento di 7 pagine manca anche la "condotta lesiva della funzionalità della Pubblica amministrazione e di un danno patrimoniale apprezzabile". Si tratta dei voli di stato avvenuti il 24, 25, 31 maggio e il 1 giugno scorsi e riguardanti la presenza a bordo degli aeri di ospiti del presidente del Consiglio. A bordo degli aerei, oltre al premier, il cantante napoletano Mariano Apicella e alcune donne.

Archiviazione Il collegio per i reati ministeriali ha sostanzialmente recepito le argomentazioni della procura la cui inchiesta aveva preso il via dopo un esposto presentato dal Codacons. I giudici ministeriali, citate le due direttive (una del 2007 e un’altra del 2008) che regolano l’uso degli aerei di Stato, hanno ritenuto insussistente l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio "per la mancanza del presupposto della violazione di norme di legge o di regolamento" poichè l’intera materia è regolata solo da direttive della presidenza del Consiglio dei ministri.

Gli ospiti Tutto ciò anche se, a parere del tribunale dei ministri, con riferimento ai voli del 24-25-31 maggio e 1 giugno 2008, si poteva configurare una violazione della direttiva emanata il 21 settembre del 2007 per il trasporto a bordo degli aeromobili di soggetti estranei alle delegazioni. Analoga insussistenza per quanto riguarda l’ipotesi di peculato viene rilevata dal tribunale dei ministri: "Vanno condivise le argomentazioni esposte nella richiesta di archiviazione avanzata dal pm, non essendo emersi casi di trasporto di soggetti estranei alle delegazioni in assenza del presidente del consiglio dei ministri". Per il tribunale i passeggeri non autorizzati erano comunque sempre in compagnia del premier.

No al peculato È insussistente a carico di Berlusconi anche l’ipotesi di peculato "non essendo emersi casi di trasporto di soggetti estranei alle delegazioni in assenza del premier" e perché manca "una condotta lesiva della funzionalità della pubblica amministrazione e di un danno patrimoniale apprezzabile".

I voli All’attenzione dei magistrati della procura capitolina, che il 16 giugno scorso avevano sollecitato l’archiviazione di Berlusconi, erano finiti cinque voli di Stato effettuati tra l’aeroporto di Roma e quello di Olbia: i quattro, avvenuti tra il maggio e il giugno 2008, riguardavano il soggiorno a Villa Certosa dell’ex primo ministro della Repubblica Ceca Mirek Topolanek. Un altro, effettuato il 17 agosto dello stesso anno, riguardava Berlusconi e altre persone in sua compagnia.

La procura, che aveva avviato gli accertamenti sulla base delle notizie di stampa, dell’esposto del Codacons (che ricostruiva la vicenda amministrativa dei voli di Stato) e della denuncia presentata dall’avvocato Niccolò Ghedini, aveva accertato che i "manifesti passeggeri" ossia le persone identificate a bordo dei velivoli, attraverso le foto scattate dal reporter sardo Antonello Zappadu, ma anche dai documenti forniti dalla difesa del premier, hanno sempre viaggiato con il presidente del Consiglio.

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