Volley, tornano in campo i fenomeni di Velasco

Lucia Galli

Sarà la finale che ci è sfuggita ieri in Giappone sotto i colpi delle schiacciate brasiliane. Per un'Italvolley che rimanda l'appuntamento con la vittoria mondiale, eccone tornare in campo un'altra: quella generazione di fenomeni, quella dagli occhi di tigre, che sotto la regia di Julio Velasco ha invece vinto quasi tutto. Il muro di Andrea Gardini contro quello di Claudio Galli, la zazzera imperfetta di Andrea Lucchetta contro la schiacciata di Andrea Giani? Tanto bello che sembra già Natale. E invece basterà attendere domenica 3 dicembre a Rho e presentarsi al centro sportivo Molinello (via Trecate, ore 20.45, ingresso gratuito). Per la quarta edizione della festa dello sport l'amministrazione comunale ha fatto le cose in grande. Con la collaborazione della consulta cittadina dello sport, di Fipav (Federazione italiana pallavolo) lombarda e provinciale e il contributo di Arkema, a Rho arriverà un nutritissimo contingente di campioni dei favolosi anni ’80 e ’90 della pallavolo italiana, quando Milano era «da bere» anche sotto rete. Con 2 argenti e un bronzo olimpici, 4 europei, 8 World league, una coppa del Mondo e 3 mondiali di medaglie al collo, questi «ragazzi» hanno tutti un curriculum ingombrante. Il rewind sportivo vedrà contrapporsi i giocatori che indossarono i colori sociali del Gonzaga Milano ad un team di Old star pronte a dimostrare di essere degli splendidi 40enni. All'appello di Claudio Galli, prezioso centrale della nazionale, hanno risposto, oltre a Lucky Luchetta, Lazzeroni, Giovannelli, Bertoli, Margutti, Vergnaghi, Besozzi, Collini, Duse, Tosatti, Carretti, Barigazzi e Bonacchi. Al di là della rete giocheranno invece Vullo, Rebaudengo, Belletti, Errichiello, Aiello, Della Volpe, Babini, Pasinato, Martinelli, Lanfranco, Gravina, Dametto, oltre a Giani e Gardini. «Se non ho convocato qualcuno - spiega serioso Galli - lo faccio ora, tramite i giornali. Ci raggiunga al palazetto, non può mancare». Paura di andare sotto al cambio palla? «No - ride Galli -, ma questa è una vera occasione per ritrovarci tutti». O quasi: «Zorzi per esempio - aggiunge il centrale - non rientrerà in tempo dai Mondiali, Bernardi e Cantagalli sono ancora in attività e domenica devono giocare...» . Più tifoso che istituzionale l'assessore rhodense a Sport e Tempo libero Vinicio Peluffo: «Questi ragazzi hanno un talento irripetibile e hanno costituito un esempio». Il motto della manifestazione è «Gravity loses again», un po' come dire che il peso dell'età non conta: del resto, prendi i ragazzi dei Mondiali di oggi, quelli di Montali: «Sono perfino più atletici di noi, lo impone il gioco, che è divenuto più veloce», spiega Galli.

Una curiosità: la partita si giocherà 2 set su 3 con cambio palla e senza giocatori nel ruolo di «libero». Vale a dire alla vecchia maniera. Quasi si giustifica Galli: «È la nostra pallavolo, un po' amarcord, ma è l'unica che sappiamo giocare!».

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