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Volley Trento sogna un altro scudetto bulgaro. E Piacenza lotta con il tabù finale

Un po' meno bulgara della scorsa stagione, tuttavia la finale scudetto di volley rimane all'insegna dei talenti balcanici. A Trento stasera (diretta Skysport2, ore 20,30) la prima sfida, al meglio delle cinque partite. Favorita l'Itas Diatec che ha tre bulgari: lo schiacciatore Matej Kaziyski, miglior giocatore d'Europa del 2006 e miglior giocatore dell'ultima Champions League vinta dai trentini; l'opposto di riserva, Krasimir Stefanov, e l'allenatore, Radostin Stoytchev, 41 anni, scudetto al primo tentativo, nel 2008. Non ci sono più Stoyanov (rimpatriato), Nikolov (a Cuneo: Silvano Prandi, che è pure ct della Bulgaria, vorrebbe portarselo a Modena) e Mlyakov (in Polonia).
La Copra Piacenza ha il bulgaro italianizzato Hristo Zlatanov, 33 anni. Soprannominato Goldrake, è il beniamino del pubblico, il nostro giocatore più continuo e spettacolare, sinora però ha brillato per le finali perse. Tre per lo scudetto con i biancorossi, una con Milano quando a palleggiare per l'Asystel c'era Nikola Grbic, ora regista di Trento. Un anno fa aveva perso la finale di Champions, nel 2007 la Cev, l'anno prima l'ultimo atto di coppa Italia. Figlio di Dimitar, fuoriclasse della pallavolo bulgara negli anni '70 e '80, in bacheca ha solo due World League con l'Italia, la Cev con Palermo e la Top Teams Cup, unico trofeo di Piacenza.
Trento cerca il bis tricolore senza perdere alcuna gara, dopo avere eliminato in tre partite Vibo Valentia nei quarti e Cuneo in semifinale. «Abbiamo già giocato 46 partite in questa stagione - dice l'allenatore Stoytchev -, la squadra è provata però non vuole mollare la presa. Piacenza è molto forte, ha grande carattere».

L'eventuale bella sarà a Trento e Zlatanov rischia di prolungare la sua serie nera.

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