Una volta c’erano i krapfen di Romano e domani si farà la fila per assaggiarli

Una volta c’erano i krapfen di Romano e domani si farà la fila per assaggiarli

Erano gli anni Sessanta, i mitici anni Sessanta. Gli anni del Cantagiro, di Gino Paoli e di Mina, gli anni della Cinquecento e della Prinz, modello scatola di sardine. Erano gli anni che a Bogliasco l'estate si viveva sui bagni La Lampara e sui bagni Arcobaleno, ballando col juke-box e praticando la diffusa disciplina sportiva di conoscenza delle milanesi in vacanza.
Si viveva con poche lire, le poche lire che aveva in tasca uno studente, magari rimandato a settembre di due materie. Ma qualcuna di quelle poche lire si spendeva quasi giornalmente da Romano. Romano Zampriolo era un pasticcere che aveva il laboratorio vicino alla spiaggia. Proveniva da Diano Marina ed aveva iniziato a Bogliasco questa attività negli anni Cinquanta. Poi un giorno pensò ai krapfen. Non era un dolce bogliaschino, né tantomemo ligure: la tradizione infatti ne attribuisce l'invenzione alla cuoca viennese Cecile Krapf nel XVII secolo. Ma Romano volle lo stesso provare a lanciarlo e proporlo tra i suoi bignè e i suoi cannoli alla crema pasticciera. La ricetta era semplicissima: un delicato impasto di farina manitoba, uova, zucchero e burro. Il successo fu immediato: al pomeriggio, dopo le quattro, davanti al suo laboratorio c'era la coda di ragazzi in attesa. La passeggiata a Bogliasco, o il pomeriggio passato in spiaggia, dovevano per forza concludersi in quel piccolo locale di via dei Mille, dove Romano, aiutato dalla moglie Maria, sfornava krapfen a ciclo continuo sino a tarda serata. La sua prematura scomparsa, nel 1984, pose fine a questa tradizione, che tuttavia è rimasta vivissima nel ricordo della gente. Da diversi anni una felice intuizione dei locali commercianti ha riproposto la tradizione: dal 1994, a dieci anni dalla sua scomparsa, si è pensato di proporre una giornata dedicata ai krapfen di Romano. Un pasticcere, utilizzando la ricetta avuta dalla signora Maria, aiutato da decine di volontari, prepara nuovamente i famosi dolci, che vengono distribuiti in piazza, destinando a scopo benefico il ricavato della vendita.

Quest'anno il locale Civ «Il Delfino» ripropone domani il mitico krapfen prodotto nel pieno rispetto della ricetta originale e sfornato fresco a partire dalle 14. Il pomeriggio sarà dedicato anche ai bambini che oltre a gustare i krapfen potranno divertirsi con la mini discoteca e con il Mago dei palloncini.

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