Per trasformare lintenzione in candidatura ufficiale bisogna disporre di millecinquecento firme. Che «entro le ore 24.00 del 28° giorno antecedente a quello della votazione» passano allesame e allapprovazione della commissione elettorale circondariale.
Domenica 30 aprile si saprà dunque se per le comunali del 2006 si è battuto o no il record del 2001, quando a tentare la sfida per Palazzo Marino furono in dieci. Ma certamente, pure stavolta, come butta là Riccardo De Corato, capolista di An, «la maggior parte dei candidati raggiungerà percentuali da prefisso telefonico». Risultato che, naturalmente, spera di non conquistare il candidato dei «socialisti-liberaldemocratici» Ambrogio Crespi e neppure Marco Bellavia, presentatore tv più volte trombato in altre competizioni elettorali, alla guida di una lista civica omonima. Fine politica che vorrebbero evitare lavvocato Giorgio Ballabio presentato dallassociazione «la tua Milano» e il manager Roberto Bianchessi dell«Italia futura». E con loro anche Lorenzo Croce degli «animalisti e ambientalisti per Milano», lagricoltore Attilio Carelli della Fiamma tricolore, Valerio Colombo del partito umanista, Roberto Formigoni di «no euro», lex parlamentare Gabriele Pagliuzzi dei «liberali per lItalia» e il giardiniere Eugenio Nonini che rappresenta gli hare-krisna.
Pattuglia cui saggiunge «progresso sociale», lex olimpionico di ciclismo Sante Gaiardoni e, infine, «Vivere Milano» ovvero i trenta-quarantenni guidati dal pubblicitario Cesare Fracchia che, la stampa, definisce sinteticamente come «schiavi-boys» per essere nati attorno a una firma di via Solferino.
Pezzi della sinistra che rischiano di rosicchiare consensi allaspirante sindaco dellUnione e, perché no, pretendere poltrone di peso in cambio di un eventuale appoggio nellipotesi del ballottaggio.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.