Volvo C70 cabrio «italiana» silenziosa, sicura e potente

La sportiva è prodotta in Svezia da Pininfarina. Crisci: «Dopo S80 e C30 le sorprese non mancheranno»

Pierluigi Bonora

È un’automobile da usare tutto l’anno. Quando il tempo è inclemente, con la capote in metallo chiusa; ma nel momento in cui spunta il sole e la primavera con il suo tepore schiude le porte all’estate, ecco che viaggiare senza copertura diventa un piacere. Non è un caso che la Volvo C70, elegante cabriolet-coupé, sarà in vendita proprio a partire da maggio, mese ideale per godere appieno delle caratteristiche di questo modello. Alla guida, montato rapidamente il frangivento, ci si accorge subito della mancanza totale di rumori, fruscii e fastidiosi spifferi. E anche se all’esterno la temperatura non è caldissima, gli «occupanti» (c’è spazio per 4 persone) possono stare tranquilli: l’aria sembra magicamente restare fuori dall’abitacolo.
La C70, che Pininfarina produce in Svezia per conto di Volvo, si presenterà nelle concessionarie con quattro motorizzazioni (lo stesso diesel D5 da 180 cavalli che equipaggia la V50; tre unità 5 cilindri 2.4 a benzina da 140, 160 e 220 cavalli) e prezzi che, secondo le prime anticipazioni, andranno da 36.250 a oltre 44.400 euro.
Inutile dire che da subito ci si rende conto di essere al volante di una Volvo. La pulizia della linea, l’arredamento ben rifinito e mai fuori dalle righe, la potenza e affidabilità dei motori, la certezza di viaggiare in buone mani. La C70, al riguardo, non tradisce la tradizione della casa di Göteborg. Il parabrezza è stato progettato per fungere da roll-bar in caso di ribaltamento, mentre la vettura propone tutte le dotazioni per una protezione veramente totale. Gli ingegneri della Volvo hanno optato per la soluzione dell’Airbag a tendina, che trova posto nella parte superiore del pannello della portiera. Quando necessario, il «cuscino» si gonfia dal basso verso l’alto e si attiva anche in caso di capottamento.
A Dubai, negli Emirati arabi, dove si è svolta la presentazione internazionale del modello, era presente Michele Crisci, direttore generale di Volvo Auto Italia. Per la casa scandinava il 2006 e il 2007 si annunciano due anni fondamentali per lo sviluppo futuro: alla C70, seguiranno infatti i lanci della nuova ammiraglia S80 (anteprima mondiale al Salone di Ginevra, tra un mese) e della C30, che però solo nel 2007 potrà dimostrare tutto il suo potenziale.
«È vero - afferma Crisci al Giornale - la C30 si annuncia come un modello chiave, le aspettative sono molto alte. È una vettura nuova che ci porterà clienti diversi. Non dimentichiamo, infatti, che Volvo vende a clienti con partita Iva il 52% del parco e il resto ai privati. La C30, invece, sarà scelta all’80% dalla clientela privata, soprattutto giovane. I suoi concorrenti diretti sono la Bmw Serie 1, l’Audi A3 e l’Alfa 147. Il nostro obiettivo è di ritagliarci un buon 25% di fetta nel segmento della compatte “premium”. Il listino, inoltre, sarà sicuramente interessante». Con la C30, Volvo chiuderà il rinnovamento della gamma che, sulla stessa piattaforma, ha visto la nascita di S40, V50 e C70. Il prossimo impegno riguarderà la gamma «large», a cui seguirà un nuovo progetto che permetterà agli svedesi di entrare in nuovi segmenti. «Il concetto “30” - aggiunge Crisci - avrà un’estensione anche in termini di fuoristrada. E pure sul concetto XC ci saranno novità». Volvo, insieme alle altre europee Land Rover e Jaguar, fa parte del Premium automotive group della Ford, società creata per valorizzare i marchi al top del colosso americano.

«Nel Pag - spiega il direttore generale di Volvo Auto italia - il nostro brand ha un ruolo importante. Portiamo infatti un valore aggiunto in termini commerciali e di profitto. E, come risposta, Ford non ci fa mancare le risorse necessarie per affrontare il futuro».

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