Serenità e imbarazzi. Solidarietà e critiche implicite. Le reazioni degli altri parlamentari del Pdl non sono univoche rispetto alla notizia dellaccostamento del nome di Eugenio Minasso allinchiesta sui rapporti tra malavita e politica nellImperiese. Minasso, oltre che deputato è anche il vice coordinatore regionale del partito. E alla procura della Repubblica sono state inviate alcune fotografie che lo ritraggono mentre viene abbracciato da esponenti ritenuti vicini alla ndrangheta e finiti in carcere per minacce ad alcuni politici di Bordighera. In unintervista al Secolo XIX Minasso ha negato di aver mai ricevuto contributi elettorali dal cosiddetto «clan Pellegrino», sfidando a controllare in qualsiasi dichiarazione inoltrata come per legge alla Corte dAppello. Ha spiegato che quellabbraccio era avvenuto nel corso dei festeggiamenti per un successo elettorale, un momento in cui erano «presenti 500 persone, cera grande entusiasmo, si baciavano e abbracciavano tutti». Alla domanda sui voti ricevuti dai fratelli Pellegrino considerati suoi «grandi elettori», il deputato Pdl ha però anche ammesso: «Mi sono stati di aiuti, non lo nego, e allora? Ma un conto è ottenere consensi elettorali, altro è il voto di scambio».
Insomma, i voti dei fratelli pellegrino Minasso li ha incassati. Le reazioni allinterno del Pdl, sono contrastanti. Il coordinatore regionale Michele Scandroglio, che è anche collega di Minasso alla Camera, non ha dubbi: «Lho sentito, lho trovato una persona serena che non ha motivo di preoccuparsi. Credo che quelle fotografie scattate durante un festeggiamento elettorale, con così tanta gente, non significhino proprio nulla». Gli fa eco il vice coordinatore metropolitano e deputato Roberto Cassinelli: «La schiettezza delle dichiarazioni di Minasso dimostrano la sua estraneità - non si scompone - Uno che ha la volpe sotto lascella tende a nascondere certe cose, a giustificarle.
Voti della mala, il Pdl tra solidarietà e critiche
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