Adalberto Signore
da Roma
La Procura di Roma chiede al ministero della Giustizia il via libera per due rogatorie internazionali e riaccende il dibattito sul voto degli italiani allestero e sulle presunte irregolarità denunciate da molti esponenti di Forza Italia, primo fra tutti Silvio Berlusconi. Linchiesta, infatti, prende avvio da un esposto presentato ad aprile da tre eurodeputati azzurri - Antonio Tajani, Alfredo Antoniozzi e Stefano Zappalà - che elencavano decine di casi che avrebbero reso irregolare il voto nelle circoscrizioni estero. E nelle scorse settimane il pm Maria Francesca Loi ha deciso di aprire un procedimento contro ignoti in cui viene ipotizzata la violazione della legge elettorale e ha richiesto lacquisizione di atti in Canada e Belgio.
Notizia, questa, che non poteva non incontrare la soddisfazione dei vertici di Forza Italia. Ufficialmente Berluscuni preferisce tacere, ma con i suoi non nasconde una certa soddisfazione. Il fatto che si sia arrivati fino alle rogatorie, spiega il Cavaliere, «dimostra che, a differenza di quanto sosteneva qualcuno nella Cdl e pure nel mio partito, non sbagliavo affatto ad insistere sulla storia dei brogli». «Che ci siano stati - ripete a più di un dirigente azzurro - è lampante, ora lauspicio è che la magistratura riesca a dimostrarlo». Non è un caso che Sandro Bondi si auguri che «di fronte a questa novità» possano cessare «gli attacchi» al Cavaliere «per il solo fatto di aver preteso trasparenza dopo un risultato elettorale controverso». «La decisione della magistratura - dice ancora il coordinatore di Forza Italia - deve indurre tutte le forze politiche, al di là dello schieramento, a dimostrare grande senso di responsabilità perché in gioco è il bene della democrazia». Soddisfatto anche Tajani, presidente degli eurodeputati azzurri. «Liniziativa della magistratura - spiega - dimostra che la denuncia era fondata. Il voto degli italiani allestero è stato caratterizzato da irregolarità imperdonabili che hanno inficiato il risultato, facendo apparire vincitore chi non ha raccolto la maggioranza dei consensi». «Mi auguro - gli fa eco Antoniozzi - che si faccia luce rapidamente sui fatti accaduti durante lo spoglio». E secondo Zappalà, «se lipotesi dovesse essere confermata in Italia si starebbe consumando la più grande violenza politica della storia della Repubblica, ovvero lesistenza di un governo privo di legittimazione popolare». «Se i nostri dubbi verranno confermati - spiega il deputato Francesco Giro - bisognerà tornare a votare nella circoscrizione estero».
Intanto, prosegue la verifica del voto anche nelle circoscrizioni italiane.
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