Vulpio protesta sotto casa Mastella: escono due rottweiler

Visita elettorale sui generis per il candidato Idv Carlo Vulpio, in quel di Ceppaloni, la città di Clemente Mastella, ex ministro e candidato del Pdl sempre alle europee. Vulpio è arrivato nella cittadina campana a bordo del suo furgoncino elettorale, armato di megafono («comprato dai cinesi, a 10 euro» racconta Vulpio) in stile votantoniolatrippa. È andato lì perché ce l’ha con Mastella, per concorrenza sleale. «Ho scoperto che ha fatto ricoprire abusivamente tutti i miei manifesti al Sud con quelli suoi. Attenzione soltanto i miei, l’ho visto con miei occhi in Puglia, in Campania, in Basilicata, persino nella mia Altamura! Sopra i miei 150 miei manifesti ho trovato quelli suoi!». Allora Vulpio ha ingranato la marcia del suo furgoncino Mercedes e si è diretto a Ceppaloni per vendicarsi dell’abuso. «Sono arrivato lì come l’arrotino, dicendo al megafono: «Buongiorno Repubblica autonoma di Ceppalonia, sono qui per il vostro attacchino abusivo Clemente Mastella». Vulpio si è informato su dove abitasse l’ex ministro e si è piazzato sotto casa sua invitandolo (si fa per dire) a scendere e prendere colla e pennello per riattaccare i manifesti di Vulpio. «Gli ho detto al megafono sotto la villa: hai fatto di tutto per farmi togliere il mio incarico al Corriere della Sera, ora mi copri pure i manifesti, io ti perdono, ora però scendi e rimettili». Però, per sfortuna di Vulpio, invece di comparire Mastella sono comparsi due uomini, usciti da un portone (di una casa adiacente), con al guinzaglio due inquietanti rottweiler.

«Non ci hanno minacciato, però come dire? Si sono fatti vedere con quei due cagnoni». Vulpio, comunque, è riuscito a lasciare due suoi manifesti sulla inferriata che circonda villa Mastella. «Anche lì c’erano i faccioni di Mastella, anche quelli abusivi».

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