«Vuoi la tua casa? Dammi 20mila euro»

Per tre mesi non ha potuto entrare in casa, occupata da un balordo che pretendeva 20mila euro per andarsene. Per tre mesi ha dormito in camper, terrorizzata dalle sue minacce: «Se parli, brucio te e la tua casa». Alla fine si è rivolta ai carabinieri che hanno arrestato il bandito. E le manette ai polsi gliel’ha strette una bella «marescialla» che si era finta cognata della vittima.
La storia inizia qualche mese fa quando una milanese di 35 anni compra a un’asta giudiziaria un trilocale in via Missaglia. Scoprendolo occupato abusivamente da un delinquente di 42 anni, che le chiede 15mila euro per andarsene. Ha precedenti per rapina, estorsione e sequestro di persona. Cosa ci faccia a piede libero, Dio solo lo sa. Lei, terrorizzata, si piazza in un camper nella speranza lui se ne vada volontariamente. Tre mesi di attesa le fanno capire che si sbagliava di grosso e suona alla stazione Gratosoglio.
I militari le suggeriscono di pagare, protetta però dalla «marescialla» che si fingerà cognata.

L’uomo le fa entrare in casa, le perquisisce per verificare non abbiano microfoni (ma la «carabiniera», prevedendolo, aveva lasciato in caserma manette e pistola) incassa i 15mila e ne chiede subito altri 5mila. Quindi accompagna le due donne alla porta. E qui si becca una bella ginocchiata «dove non batte il sole», ritrovandosi faccia a terra, immobilizzato e in arresto.

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