Non cè che dire, ad andare con Tonino simpara a delirare. Cari dipietrini come me, votatemi, «saprò dire qualcosa di diverso», prometteva Paola Calorenne, 28 anni, la più giovane candidata dellIdv alle Europee 2009 circoscrizione Isole. Da perfetto clone di Sonia Alfano, pur non suffragata a sufficienza ha lasciato in dote a Youtube il succo del programma elettorale. Un video-messaggino dedicato alle donne in politica, con chiusa gentilmente rivolta nientemeno che a Veronica Lario: «Se è vero quello che dice la signora Berlusconi che il premier è un uomo malato, sessuofobico, spinto da impulsi irrefrenabili, allora le consiglio la castrazione!». Ti distrai un attimo, e i discepoli superano il maestro. A parte laggettivo - sessuofobico non saddice certo a chi viene fatto passare per un satiro pericoloso - adesso ci mancava lItalia dei bromuri...
Ambiziosi, sti figli di Mani pulite. La new entry di Milazzo ora punta al Continente. Vuole diventare coordinatrice nazionale dei giovani Idv. Molti la danno per favorita, è già pupilla del portavoce manettaro Leoluca Orlando. Paola parlerà stamattina al mega-congresso dei livori, assieme agli altri aspiranti capofila di tutti gli under 35 devoti a santAntonio, ma quello da Montenero di Bisaccia. Dopodiché gli oltre 800 baby delegati metteranno ai voti le rispettive mozioni. Lo slogan partorito dalla Calorenne recita così: «Uno sguardo al passato, piedi nel presente, diritti verso il futuro». Difficile non perdere lequilibrio. Specie per una che fino a maggio scorso faceva la commessa in un negozio di abbigliamento sportivo, in attesa di specializzarsi in «Comunicazione istituzionale, pubblicità e marketing sociale» alla Sapienza di Roma.
Non deve essere proprio facile ritrovarsi gomito a gomito con Di Pietro in carne e ossa, al Royal Palace hotel di Messina, e pazienza se lui sembra non ascoltarti nemmeno, continua a mandare sms dal telefonino eppure ti sgoli promettendo impegni concreti («diamo un futuro ai precari») e dando prova di rara modestia («sono la prima della classe»). Peccato, perché Paola sera portata da casa pure il famoso quadernino rosso, fosse stato al suo fianco Luigi De Magistris, figurarsi se non labbracciava dallemozione. Vabbè, Paola in lista cè finita lo stesso. Allora alcuni coetanei non lavevano presa bene nonostante i 1.449 voti presi sullunghia (smaltata); oggi allargano di nuovo le braccia e scrivono sui blog di area Idv: «Ma chi è lei? Perché si propone come coordinatore nazionale e la dovremmo accettare?». Nalya, ad esempio, nutre diversi dubbi in proposito: «Mi sarebbe molto piaciuto sapere quali sono le sue competenze, almeno avrebbe dato risposta a chi lha vista calare come un angelo moro...».
Infami malignità? Del resto, i ragazzi del partito hanno provato a sollevare la questione della candidatura con una lettera indirizzata al presidente-tiranno e allesecutivo nazionale, che poi non fa molta differenza. Tra le righe: «... la scelta operata nei mesi precedenti di individuare dallalto una figura senza raccordarsi con i giovani che avevano contribuito a raggiungere la quota di consenso attuale, ha rappresentato una mortificazione non meritata». Delusi, offesi. Eccoli a elemosinare dal grande capo un gesto democratico.
Non saranno stati sommersi dai chiarimenti. Per capirlo basta dare una lettura alle mozioni degli sparuti rivali della Calorenne.
Vuole castrare Silvio laspirante guida dei giovani dipietrini
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