Vw Golf Variant gioca gli assi comodità e spazio

da Wolfsburg

La frammentazione del segmento delle vetture medie, generato dal crescente numero di monovolume e Suv oltre che coupé-cabriolet, non si riversa in maniera drastica sul gradimento che riscuotono le station wagon. Un contesto sempre effervescente nel quale s’affaccia anche la Golf Variant offerta a prezzi che oscillano tra 17.275 euro dell’entry-level 1.6 benzina e i 28.025 euro della 2.0 TDI DPF con cambio DSG a innesti diretti, che si pone al vertice della gamma.
La Variant è una familiare che punta più sulla razionalità dell’impostazione che su fattori di tendenza, quali possono essere l’aspetto e le possibilità di personalizzazione, per ricavarsi un posto al sole. Segue la filosofia delle due generazioni precedenti - che da noi, a dire il vero, non hanno riscosso grossi consensi - propense a rispettare quanto prometteva il loro aspetto. Ovvero, la possibilità di trasportare molti passeggeri comodamente e tante cose. Grazie alla conformazione della coda e alle dimensioni della carrozzeria, più lunga di 35 cm rispetto a quella della berlina, l’obiettivo viene rispettato. Infatti, dietro c’è molto spazio per i passeggeri e la zona di carico ha una capacità elevata: 505 litri. Ribaltando il divano posteriore si arriva a 1.

495 litri e, per di più, si ottiene un piano di carico lungo 1,70 m, che sulle versioni Comfortline e Sportline (l’entry level è la Trendline) cresce ulteriormente sfruttando la possibilità di reclinare in avanti lo schienale del sedile anteriore destro. Si può scegliere tra la tranquilla 1.6 da 102 cv e l’esuberante ma non «assetata» 1.4 TSI da 140 cv a benzina e tra le turbodiesel, con filtro antiparticolato, di 1.9 e 2 litri (105 e 140 cv).

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