Wagner, i rovelli d’amore e il romantico Tannhäuser

Un uomo in conflitto con se stesso. Combattuto tra Venus e Elisabeth. La dea e la castellana. L’amore sensuale e quello sublime. Tannhäuser torna all’Opera dopo 25 anni di assenza. Il debutto al Costanzi, sei le repliche successive di questa grande opera romantica in tre atti che Richard Wagner è previsto per giovedì 29. Sul podio il direttore francese Daniel Kawka, mentre le scene, semplici e essenziali, sono di Maurizio Vara, i costumi, fedeli all’epoca ma con incursioni moderne, hanno la firma di Anna Biagiotti e le luci sono curate da Agostino Angelini. La regia, invece, è affidata a Filippo Crivelli, che del Tannhäuser ha realizzato una versione quanto più possibile fedele alla storia che ha come protagonista questo cantore che all’inizio della scena si trova sul Venusberg, circondato da ninfe e baccanti e dalle sensuali attenzioni della dea Venere. Il baccanale dell’inizio dell’opera in questo allestimento capitolino è supportato da un video di immagini evocative creato da Roberto Rebaudengo e si avvale di coreografie essenziali pensate da Gillian Whitthingham per il corpo di ballo del teatro. Dopo questo «delirio carnale» Tannhäuser, accompagnato dall’amico Wolfram, torna a corte dove c’è Elisabeth innamorata che lo attende. Durante una gara di canto il protagonista si lascia andare a un inno a Venere e la giovane anche se ferita dalla rivelazione dell’amato chiede per lui il perdono cristiano, offrendo la sua vita per salvare l’anima del cantore. «A una certa età, più che matura - sottolinea il regista - debuttare in Wagner pensavo fosse un salto nel buio ma visto che amo le avventure mi ci sono buttato anche perché c’è un cast di primo livello».

A indossare i panni della sensuale Venere il mezzosoprano francese Béatrice Uria-Monzon in alternanza con Natascha Petrinsky; Elisabeth è il soprano austriaco Martina Serafin; Tannhäuser è il tenore danese Stig Andersen assieme all’unico italiano Mario Leonardi; e Wolfram è impersonato da Mathias Görne e da Otto Katzameier.