Wagoner: «La crisi c’è ancora ma Gm non fallirà»

«Chiunque consideri fallita General Motors non sta guardando ai fatti e ci sta probabilmente sperando». Lo ha detto ieri a Richard Wagoner, amministratore delegato della General Motors, a margine di un raduno d’auto d’epoca nel Michigan. Un’autodifesa che mostra tutto il nervosismo ai pianti della GM (il colosso di Detroit ha perso 15,5 miliardi di dollari nel secondo trimestre dell’anno). Il numero uno ha infatti anche detto che non si vedono segnali di ripresa dalla crisi per l’economia americana o per l’auto: «Mi sembra che ci siamo ancora dentro».

Gm comunque, ha spiegato Wagoner, sta prendendo le misure necessarie per riposizionarsi nel futuro (ricordiamo che la casa sta facendo marcia indietro sui costosi ed energivori Suv, con trattative per la vendita del marchio Hummer) e sta compensando i problemi statunitensi con la crescita a livello internazionale: Gm sta crescendo più velocemente dei suoi concorrenti in mercati come la Russia e ha una posizione dominante nella maggior parte delle regioni a rapida crescita.

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