«LItalia rischia uno spiacevole dopo-Berlusconi». Si intitola così il commento che il Wall Street Journal dedica al nostro governo. A sorpresa, visto che il quotidiano americano appartiene al gruppo Murdoch, e «lo squalo» non è fra i migliori amici del Cav. Se unaltra testata del gruppo, il Times, non risparmia feroci critiche al premier, sul Wsj, con foto del leader della «Northern League» Umberto Bossi, leditoriale firmato Richard Barley sostiene che nonostante il gradimento del premier sia sceso ai minimi, non vi sia unalternativa credibile al suo governo. I motivi sono lassenza di unopposizione in grado di ottenere un mandato parlamentare tale da poter attuare le riforme di cui il Paese ha bisogno e la differente situazione rispetto agli anni 90, che rende meno certa la strada dellesecutivo tecnico. Secondo Barley, piuttosto che non governare affatto, «Berlusconi potrebbe essere la meno peggiore delle opzioni». In questi giorni il Wsj presta molta attenzione allItalia.
Ieri a pagina 2 faceva (brutta) mostra di sé la foto della rissa Fli-Lega alla Camera. Il giorno prima la didascalia allimmagine di un Berlusconi appisolato parafrasava una celebre canzone degli Wham, Wake him up before he go-goes: «Svegliatelo prima che se ne vada»- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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