Il Watergate di Burlando: «Mente sul Terzo Valico»

Paola Setti

Il giorno dopo si sono andati tutti a leggere la tabella F. Poi è partito, anzi ripartito, il coro: Terzo Valico subito, senza se e senza ma. Il Giornale l’ha anticipato ieri: in barba ai veti politici sull’alta velocità Genova-Milano, la Finanziaria 2007 del governo Prodi conferma non solo le risorse stanziate dal governo Berlusconi per le opere preliminari, 15 milioni di euro all’anno per 15 anni, ma anche lo schema di finanziamento dell’intera infrastruttura attraverso l’emissione di bond da parte della Cassa depositi e prestiti. Nero su bianco, là dove non si tratta di un’indicazione astratta, ma di soldi che si potrebbero spendere domani. Ieri Forza Italia e An hanno chiesto al presidente della Regione Claudio Burlando di riferire urgentemente in aula sulla questione, e di avviare con urgenza i lavori.

Da Bruxelles, l’europarlamentare Ds Marta Vincenzi ha rinnovato il suo appello: «Il Terzo Valico deve essere reinserito subito fra le priorità. Serve un progetto che tenga conto delle difficoltà di reperire i quasi 5 miliardi di euro necessari, ma senza rinviare alle calende greche, e senza perdere i soldi già stanziati (...)

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