
Quando Apple presentò il suo primo Watch si capì subito che si trattava di qualcosa di rivoluzionario: un oggetto che cambiava il nostro rapporto con la salute, avendo da lì in poi uno strumento che poteva raccontarci il nostro stile di vita in tempo reale. Molti passi sono stati contati da allora, molte vite (sì, anche questo) sono state salvate, se pensiamo che in 9 anni – ovvero fine a fine 2024 – sono stati venduti nel mondo 230 milioni di pezzi e il rilevamento della fibrillazione atriale ha permesso di intervenire tempestivamente. E molti concorrenti sono arrivati sul mercato, perché l’orologio smart alla fine è diventato un accessorio indispensabile.

Non c’è dubbio, insomma, che la Mela aveva avuto una nuova visione, e i suoi prodotti da polso restano ancora adesso molto acquistati, soprattutto da chi vuole legare il suo smartwatch al telefono in maniera completa. Insomma: tra iPhone e Apple Watch il matrimonio resta perfetto, e così abbiamo provato la versione 11 del dispositivo da polso con il 17 Pro, per capire come la tecnologia di Cupertino abbia portato strumenti ancora più avanzati per il monitoraggio del nostro benessere personale. Sempre con un’esperienza d’uso semplice come vuole Apple.
Sonno e ipertensione: le novità salva vita di Apple Watch 11
Apple Watch 11 ha portato due grandi novità sul suo modello base: la misurazione della qualità del sonno tramite un sistema di “sleep score” e le notifiche per l’ipertensione. Nel primo caso il nuovo monitoraggio del sonno fornisce un punteggio sintetico basato su durata, regolarità, fasi e risvegli notturni, offrendo consigli personalizzati derivati da studi clinici e sviluppi in collaborazione con la National Sleep Foundation. Si sa che non dormire ha effetti collaterali sull’umore, l’ansia, la prestazione fisica e l’attività cardiaca. E nel Watch tutto è collegato, in modo da avere ogni mattina l’esito del nostro periodo di riposo. Grazie a questo report possiamo tenere sempre monitorato lo stato del nostro corpo (importante, per dire, è il ritmo del cuore durante la notte) e il rimedio a eventuali problemi rilevati.

L’altra funzione davvero salvavita è quella che misura l’ipertensione utilizzando l’analisi dei vasi sanguigni attraverso il sensore ottico cardiaco. Fortunatamente, nel nostro caso, tutto quasi a posto (ah, l’età…), ma se l’analisi delle variazioni nella rigidità dei vasi sanguigni segnala qualche inconveniente, ecco per parte il piano B. Per chiarire: Apple Watch 11 non misura la pressione, ma è capace di inviare una notifica per incoraggiare l'utente a usare un misuratore di pressione esterno e registrare i valori su un registro della pressione arteriosa nell'app Salute per 7 giorni, al fine di ottenere informazioni più complete da offrire a medico. Il tutto dopo un monitoraggio di almeno 30 giorni, che viene poi ripetuto per altri 7 in caso, appunto, di valori sospetti e potenzialmente pericolosi per la salute cardiovascolare.
Resta di vitale importanza anche la funzionalità che segnala cadute improvvise: in questo caso il Watch lancia automaticamente l’allarme e permette l’arrivo di soccorsi anche se l’utente è in stato di incoscienza.
Apple intelligence e l’integrazione con iPhone 17 Pro
L’integrazione con il nostro iPhone 17 Pro è poi risultata migliorata grazie alla presenza di Apple Intelligence: sappiamo che l’IA della Mela deve ancora raggiungere standard più alti, però i dati raccolti dal Watch vengono rapidamente sincronizzati nell’App Salute. Che, grazie all’ultima generazione di chip può restituire analisi più rapida, suggerimenti predittivi e notifiche tempestive. Grazie al processore avanzato le metriche salute e fitness sono aggregate in dashboard dinamiche che permettono all’utente di visualizzare report, trend settimanali e ricevere consigli personalizzati direttamente sullo smartphone.

Grazie al sistema operativo watchOS 26 sono anche arrivate funzioni come Workout Buddy (che analizza i dati degli allenamenti e la cronologia delle attività per fornire un incoraggiamento vocale raccogliendo tutti insieme i dati di passi compiuti), frequenza cardiaca anelli chiusi nell’app e altri valori importanti. Tutti i workout di chi si dedica all’attività fisica possono essere personalizzati e sono disponibili velocemente sull’apposita app “Allenamento”.
Innovazione di sensori e hardware
Tutto quanto sopra ha un perché: Apple Watch 11 utilizza una nuova generazione di sensori, con doppio cardiofrequenzimetro e rilevamento della temperatura del polso, un calcolo che accresce la precisione sia nel tracciamento attività sia nel monitoraggio notturno. Il dispositivo, inoltre, oltre a una resistenza maggiore delle versioni precedenti, offre una maggiore autonomia (fino a 24 ore), connettività 5G, e materiali migliorati (vetro Ion-X o zaffiro a seconda del modello), in modo da essere comodo da portare di giorno ma anche di notte.

In pratica il “papà” di tutti gli smartwatch non è affatto invecchiato, anzi.
La batteria arriva ora agilmente a coprire la giornata, ed anche se nel settore c’è chi ha fatto (molto) meglio, la ricarica rapida consente di andare a farsi una doccia e di tornare con il dispositivo pieno. Questione di abitudine, dicono a Cupertino, e visto che Apple Watch continua ad essere un oggetto desiderato, evidentemente sono abitudini che piacciono. Soprattutto se, appunto, servono a avere cura di sé.