Le webcam dei grillini portano a Tursi la guerra della diretta

«Da quando sono diventato consigliere comunale non c’è un colloquio che vada bene, perché quando dico che sarei assente dal lavoro per un giorno e mezzo la settimana tutti mi rispondono: “Grazie, arrivederci”». È quasi sconsolato Paolo Gozzi, recordman di preferenze in sala rossa eletto nel Pd con 1.623 voti e fresco di laurea in Giurisprudenza con i suoi ventisei anni, quando parla del suo futuro incerto per «colpa» della politica. «Sicuramente non ho l’ambizione di fare della politica una professione - racconta Gozzi -. Questo ruolo è diventato scomodo per una persona giovane».
Scomodo, certo, ma anche poco riconosciuto dal suo partito visto che, nonostante il risultato sia stato sorprendente Gozzi non ha ottenuto posti in giunta o incarichi rappresentativi, rimanendo semplice consigliere: «Un maggior coinvolgimento da parte del Pd me lo sarei aspettato. Mi sembra che i partiti, nonostante i risultati ottenuti alle ultime amministrative, non abbiano colto il segnale e continuino a fare in modo che a governare restino gli stessi che hanno creato il debito scaricando tutto il peso sulle generazioni future: nonostante il disastro continuano ad occupare posti strategici». Discorso alla Matteo Renzi che fa pensare a Gozzi come «rottamatore» genovese, etichetta che il giovane rifiuta: «Condivido quanto il sindaco di Firenze dice rispetto al necessario cambio generazionale della classe dirigente; sono meno sulla sua linea per la proposta politica: mi ritengo più di sinistra». L’ultima stoccata la riserva al sindaco Doria e alla giunta, si definisce un operaio della politica che risponde ai cittadini, «quindi ora lavoro in sintonia con il sindaco, ma se non avessi le risposte che mi aspetto farò le mie battaglie».
Webcam. Chi ha cominciato ad affermare la propria voglia di trasparenza è stato il gruppo del Movimento Cinque Stelle. I grillini ieri si sono presentati in aula, come alla prima seduta, con una webcam per riprendere la seduta e mandarla in diretta streaming: «In questo modo chiunque può seguire pubblicamente i nostri lavori» hanno motivato i consiglieri comunali. Una iniziativa che non è piaciuta al vicepresidente del consiglio comunale Stefano Balleari (Pdl) che ha chiesto delucidazioni al presidente Giorgio Guerello: «Non ritengo corretto che il consiglio comunale sia gestito in questo modo: c’è già una emittente locale che manda in onda in diretta e in replica le nostre sedute». Ma Guerello ha comunque autorizzato la trasmissione fino a quando non verrà definito il regolamento.
I pass della casta. Ieri in sala rossa sono stati distribuiti i pass che palazzo Tursi mette a disposizione dei consiglieri per posteggiare nelle Isole azzurre, quelle che qualsiasi cittadino paga 2,50 euro l’ora. Un piccolo privilegio per la «casta» al quale non sembrano essersi sottratti i cinque componenti del Cinque Stelle che hanno preso il loro tagliando senza riconsegnarlo né scandalizzarsi.
Amiu. Ieri sette dipendenti di Amiu bonifiche ai quali la società non ha rinnovato il contratto l’ottobre scorso hanno protestato in sala rossa.

Attimi di tensione quando la polizia municipale non voleva permettere ai sette di entrare nella gradinata riservata al pubblico, nonostante si fossero accreditati. Spintoni, urla ed insulti prima che i vigili cedessero. Gli ex lavoratori chiedevano un incontro con il sindaco, c’è stata la promessa per un confronto con l’assessore Francesco Oddone.

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