Roma

Un week-end tra adolescenti in fuga e supereroi

Alessandra Miccinesi

Dal ritorno di Superman (la cui mission impossible è l’amore) all’ironico j'accuse verso i fabbricanti di sigarette. Quello che sigilla le ferie d’agosto, e strizza l’occhio alla 63ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia (tra le nuove uscite, in esclusiva all’Eden, c’è anche Lettere dal Sahara di Vittorio De Seta, film evento alla mostra lagunare), è un weekend foriero di proposte. Dopo anni di oblio, il celebre supereroe in tuta blu e mantello rosso torna a svolazzare sulla città di Metropolis con Superman Returns, film diretto dal talentuoso Bryan Singer (I soliti sospetti) e ispirato al primo film sull’Uomo d’acciaio: quel Superman diretto da Richard Donner nel ’78 e interpretato da Christopher Reeve con Marlon Brando nel ruolo di Jor-El, papà di Kal-El, alias Superman. Il nuovo capitolo della saga ispirata ai fumetti Dc Comics riparte nel giorno in cui l’eroe allergico alla kriptonite (lo interpreta Brandon Routh) torna sulla Terra dopo un giro di ricognizione sul suo ex pianeta. Nei sei anni d’assenza l’amata Lois Lane (Kate Bosworth), cronista del Daily Planet in odore di Pulitzer per il saggio «Perché il mondo non ha bisogno di Superman», è diventata mamma, ma pur avendo un boyfriend è ancora innamorata del supereroe dalla doppia identità (per tutti, infatti, è l’imbranato Clark Kent). Come da copione, il paladino della giustizia dovrà vedersela con il suo rivale storico, Lex Luthor (Kevin Spacey), che ha in mente un piano diabolico: creare un nuovo continente a base di kriptonite.
Punta l’indice contro le lobbies del tabacco e critica la società americana, ma con savoir faire. È Thank you for smoking, film satirico diretto da Jason Reitman e sceneggiato sull'omonimo libro di Christopher Buckley che dopo il passaggio al Sundance e al Toronto Festival arriva nei nostri cinema (in 12 sale e in originale al Nuovo Olimpia). Il film ruota intorno alla figura del portavoce della Big Tabacco, Nick Naylor (Aaron Eckhart), pagato profumatamente per mettere d’accordo i diritti dei fumatori con gli interessi della sua azienda guidata da un capo (Robert Duvall) alle prese con un senatore anti-tabacco (William H. Macy). Nel cast anche Maria Bello, Adam Brody e Katie Holmes.
Il cinema italiano fa capolino con la divertente commedia generazionale Ma che ci faccio qui? di Francesco Amato, al suo primo film dopo una corroborante palestra di corti. Prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia e distribuito dal Luce, il film d’impianto corale usa la metafora del viaggio (il titolo è un omaggio al romanzo di Chatwin) per raccontare le peripezie di Alessio (Daniele De Angelis), studente romano fresco di bocciatura il quale, costretto dai suoi a rinunciare alla vacanza inter-rail in Europa, scappa di casa deciso a raggiungere gli amici. Invece che a Budapest, però, in sella al suo motorino Alessio si fermerà sul litorale laziale. A soli 70 km da Roma, nello sgangherato stabilimento balneare abusivo «La Serenella», il giovane effettuerà un viaggio di formazione dentro se stesso.

Con Paolo Sassanelli, Chiara Nicola, e Alina Nedelea (Adriano, Eurcine, Holiday, Madison, Ugc Ciné Cité, Cineland).

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