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Ecco i dieci errori umani più costosi della storia

Dal disatro del Lago Peigner, all'incendio della piattaforma petrolifera Piper Alpha: ecco i 10 errori dell'uomo più costosi della storia

Ecco i dieci errori umani più costosi della storia

A chi non è mai capitato di fare errori? Tutti ne commetono. Alcuni, però, sono più dannosi di altri e possono avere conseguenze terribile, sia in costi economici che umani. Ecco quali sono, secondo Zero, i dieci errori umani più costosi della storia.

Al decimo posto c'è il disastro del Lago Peigner, in Lousiana. Il 20 novembre del 1980, infatti, una piattaforma petrolifera perforò per sbaglio una miniera di sale situata sotto il lago. Il buco che si creò nella miniera creò un'aperta sul fondo del lago e l'acqua iniziò ad essere risucchiata dalla miniera, riempiendo le cavità scavate durante l'estrazione. Questo generò un mulinello che portò con sé la piattaforma petrolifera, le chiatte, gli alberi e il terreno circostante. In circa tre ore, quell'errore cambiò completamente l'ecosistema della zona, causando un enorme danno ambientale.

Il nono posto della classifica è occupato dalla torre che perde i pezzi, la John Hancock Tower di Boston, costruita negli anni Settanta. Una volta utimata, però, si scoprì che cadeva a pezzi: le lastre di vetro dei finestroni, infatti, si staccavano quando il vento raggiungeva i 60 chilometri orari. Le lastre, di 3x4 metri e dal peso di 200 chili si schiantavano al suolo frantumandosi e costituendo un grave pericolo per la popolazione. Nel 1973, durante una tempesta, ben 60 finestre si staccarono. Per risolvere il problema, le lastre vennero sostituite, al costo di 7 milioni di dollari.

L'ottavo errore più disastroso è l'incidente della Baltic Ace, la nave progettata per trasportare automobili. Terminara l'11 luglio del 2007, iniziò a navigare ma, il 5 dicembre del 2012, si scontro con un'altra nave nel Mare del Nord, al largo delle coste olandesi e iniziò a imbarcare acqua e affondò in 15 minuti. Quasi 1509 auto affondarono con la nave.

Al settimo posto c'è l'esplosione della Piper Alpha, la piattaforma petrolifera che prese fuoco il 6 luglio del 1988, a causa di una fuga di gas che provocò esplosioni. Si scoprì poi che, durante una manutenzione era stata disattivata la valvola di sicurezza, che avvisava della fuoriuscita di gas. In poche ore, la piattaforma fu distrutta. Nella tragedia morirono 165 operai e due persone intervenute a bordo delle navi di soccorso.

Il sesto incidente più costoso è quello dei treni francesi acquistati dalla Nscf. I convogli, costati 17 miliardi e mezzo di euro, erano però più larghi di 20 centimetri rispetto agli altri e non erano idonei alle vecchie piattaforme. L'errore clamoroso fu causato da un calcolo sbagliato, fatto solamente sulle stazioni di più recente costruzione. Così, i francesi dovettero spendere ulteriori soldi per allargare quelle vecchie e permettere ai treni di circolare.

Quinto errore: il grattacielo che frigge, costruito a Londra. Dopo la sua costruzione si scoprì che la struttura riscaldava l'area sottostante il lato sud dell'edificio, riflettendo i raggi del sole. Così si raggiungeva una temperatura di anche 70 gradi. Secondo alcuni video, in quella zona è addirittura possibile friggere le uova e un automobilista ha notato che la sua auto parcheggiata si stava sciogliendo letteralmente.

La vendita dell'Alaska è il quarto errore più costoso della storia. Il Paese fu ceduto dall'impero russo agli Stati Uniti nel 1867, per circa 7 milioni e 200mila dollari. Pochi spiccioli se si pensa alla ricchezza del territorio, scoperta più tardi. L'Alaska è infatti ricca di oro, carbone e petrolio.

Al terzo posto troviamo il ponte che balla a Londra, costruito sul Tamigi nel 2000. Ma, due giorni dopo l'inaugurazione, il ponte venne chiuso, perché si registrarono strane vibrazioni. La situazione venne inizialmente risolta limitando il numero di passaggi contemporanei. Nel 2002, dopo aver speso altri 6,5 milioni di dollari per la sistemazione, il ponte venne riaperto.

Medaglia d'argento al disastro economico del sottomarino troppo pesante. Si tratta del sottomarino S81 Isaac Peral, che dovrebbe essere uno dei migliori mezzi della marina spagnola. Ma l'enorme massa (75 tonnellate in più rispetto agli altri) non gli avrebbe consentito di risalire, una volta ricoperto dalla massa d'acqua. Così, si è deciso di aumentarne la lunghezza, operazione costosa e lunga: 300 milioni di euro per completarlo entro il 2022.

Primo posto all'apparecchio telescopico Hubble, lanciato nel 1990 e costato 5 miliardi di dollari. Due settimane dopo il lancio nello spazio arrivarono le prime immagini, che risultarono sfuocate. Lo specchio del telescopio, infatti, risultava impreciso e non era in grado di mettere a fuoco le immagini.

Così venne costruita una (costosa) lente per correggere l'errore, che fu posizionata grazie a una missione spaziale.

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