Lascia il lavoro per raggiungere il record di selfie

Una grande passione quella di un giovane di origine indiana, che ha deciso di lasciare il lavoro per raggiungere e superare il record di selfie in un'ora, scelta che non è certo passata inosservata

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La mania dei selfie è dilagante, come testimoniano i social network, dove gli autoscatti in prima persona imperversano abbondantemente. Ma c'è anche chi supera i confini dei quantitativi normali per immortalarsi in modo esagerato, fino a raggiungere il record mondiale. È ciò che è accaduto ad un ragazzo indiano, Bhanu Prakash di Hyderabad, operativo come assistente alla ricerca in un ospedale della sua città ma molto predisposto per le foto.

Sin dal primo giorno, da quando il fratello gli regalò il cellulare, Bhanu ha dedicato tempo e costanza a scattarsi selfie. Un amore incondizionato per questo genere di pratica che, con il tempo, lo ha spinto ad aumentare sempre più i quantitativi giornalieri, cercando di bissare esperienze simili. Ispirato dal giocatore di football americano Patrick Peterson, con un primato di 1.449 foto in un'ora, il giovane ha deciso di informarsi a dovere. Dopo aver elogiato le gesta di Dwayne Johnson, con 105 selfie in tre minuti, Bhanu ha fatto una prova personale e stabilito un piccolo record con 120 scatti nello stesso quantitativo di tempo.

Per giungere al primato di Peterson è stato necessario molto impegno e tecnica, ma principalmente tempo. Così il ragazzo ha deciso di licenziarsi e impiegare le ore lavorative nel raggiungimento dell'obiettivo, che ha bissato giungendo a 1.

700 selfie in un'ora. Nuovo record e nuovo primato che è già deciso ad accantonare, in favore dei 1.800 scatti. Una passione smisurata la sua, che ha suscitato sia critiche che elogi, per una pratica molto singolare.

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