da Roma
Nuovo braccio di ferro tra sinistra radicale e sindacati sul welfare. Rifondazione comunista, i Verdi e il Pdci hanno fatto muro contro leventualità di un nuovo passaggio del protocollo al Consiglio dei ministri. Ipotesi che fino a ieri sera sembrava la più probabile, visto che il disegno di legge approvato dal governo la settimana scorsa è stato bocciato da Cgil, Cisl e Uil e quindi sottoposto a una riscrittura radicale, alla quale stanno partecipando direttamente gli sherpa dei sindacati.
I primi a schierarsi contro la convocazione di un Consiglio dei ministri straordinario sono stati i rappresentanti della sinistra radicale nel governo, Alfonso Pecoraro Scanio, ministro verde dellAmbiente, e Alessandro Bianchi, responsabile dei trasporti ed esponente del Pdci. La prospettiva di una bocciatura anche da parte dei ministri chi si erano astenuti al precedente consiglio ha convinto Palazzo Chigi a rinunciare a un nuovo provvedimento, puntando su modifiche a quello vecchio che ancora - hanno precisato ieri sera fonti del governo - non è stato portato al Quirinale per la firma.
Unaltra tappa del braccio di ferro tra governo, sindacati e la futura Cosa rossa. Che sulle modifiche al protocollo continua a puntare molto e che sta scaldando i motori per il 20 ottobre.
Anche ieri il presidente della Camera Fausto Bertinotti ha speso parole in favore della manifestazione. Ma sul fronte opposto, con lintento esplicito di dare una risposta ai «conservatori», i promotori del convegno per la difesa e lattuazione della legge Biagi hanno messo a punto gli ultimi particolari dellevento che si terrà sabato mattina al cinema Capranica di Roma. E hanno continuato a raccogliere adesioni bipartisan. Comprese quelle dei leader di Cisl e Uil Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, ufficializzate ieri. Ha dato ladesione anche il vicepresidente di Confindustria Alberto Bombassei mentre il leader della Cgil Guglielmo Epifani «non è stato invitato», hanno spiegato Stefania Craxi, Giuliano Cazzola e Maurizio Sacconi. Ci saranno invece esponenti della sinistra come Lanfranco Turci, Marco Pannella e Antonio Polito.
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