Tony Damascelli
Lontani da Villarreal. LArsenal ha scelto la costa, come avevano fatto il Manchester e lEverton, sperando di fare una fine diversa. Sol y calor, trappole pericolose per la squadra che ha eliminato Real Madrid e Juventus. Stasera i giornali preparano due titoli: il primo club londinese nella storia di coppa ad arrivare in finale; la prima, e forse ultima, volta del piccolo e sconosciuto Villarreal a Parigi per sfidare lEuropa dei grandi. Comunque vada è roba grossa.
Non male come vigilia. Due filosofie analoghe tra Wenger e Pellegrini Ripamonti, allenatori che non strillano, non spacciano calcio, vanno sul sodo, anche se hanno facce da attori cinematografici. Lalsaziano che andava con il messale alle partite della squadra del suo paese, ha ricostruito la sua piccola Francia a Londra, il cileno di Santiago ha messo da parte lidea di ritirarsi, lasciando la passione, il football appunto, per la professione, lingegneria, con laurea a voti alti.
Ore calde anche per gli scommettitori: la qualificazione del Villarreal viene data a 3,90 sulla quota puntata, quella dellArsenal a 1,30 ma sono indicativi i numeri per la vincitrice finale: 1,75 per il Barcellona, 3,50 per lArsenal, 11 per il Milan e 12,50 per il Villarreal. Ribaltati i sondaggi di tre mesi fa, smentiti gli exit poll. Si sale di quota e di azzardo, dunque, e si sale di temperatura in Spagna dove qualche romantico immagina a Parigi la finale bis di Real Madrid-Valencia. Ma stavolta la missione che attende il Villarreal sembra davvero impossibile: per quel gol subìto a Londra, per i limiti atletici e fisici e per la perizia dellavversario. Per far fuori il quale servirebbero due gol. Ora questa è la cifra totale dei gol presi dai londinesi in tutta la champions, realizzati da Ferreyra del Thun e da Rosenberg dellAjax. Roba dellaltro anno.
Pellegrini Ripamonti, cileno di evidente origine nostrana, ha detto ieri che si può fare, Riquelme ha aggiunto che o il Villarreal batte lArsenal o nessuno si ricorderà della squadra spagnola.
Per raggiungere lo scopo sarà come minimo importante ripetere la prova offerta contro lInter, tenendo ben presente tuttavia che lArsenal sa essere micidiale in contropiede alla voce Thierry Henry, come sanno bene in un altro stadio di Spagna, il Santiago Bernabeu.
Può giocare un ruolo anche la temperatura, non soltanto quella del Madrigal. Ieri sole splendido e termometro a 29, voglia di vacanze e non di football, presepe ideale per i tifosi inglesi tra una cerveza e una paella. È anche bello che gli stessi inglesi, giornalisti, tifosi e i dirigenti del club, abbiano incominciato una specie di caccia al tesoro per individuare la tana nella quale si è ficcato lo scoiattolo protagonista dellandata ad Highbury. Quarantanni fa, quando la coppa Rimet venne trafugata nel mondiale inglese, a ritrovarla sotto un albero fu un cane che diventò leroe, il simbolo, la mascotte della nazionale.
Vigilia comunque strana perché prima della partita di andata nessuno avrebbe immaginato che un solo gol avrebbe diviso le due squadre dopo 90 minuti. Un solo gol non è bastato allInter (risultato diverso, ovviamente con il 2 a 1 di San Siro) ma la voglia di entrare nella storia può avere un effetto doping sul sottomarino giallo.
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