Comunque lui esce. Dal furgoncino, dagli studi di registrazione, dal bordello, esce persino dalla frontiera proprio mentre stanno tirando su un inedito «Grande muro del Messico». E invece bisogna entrare dentro il mondo dei White Stripes. Fanno la musica più vecchia del mondo, il blues, nel modo più nuovo, il loro. Jack White è uno scassato chitarrista amante degli acuti. Meg, ossia la sua ex moglie, dà alla batteria il rumore secco del cuore, thump thump. E in Icky thump, diretto dai Malloy Brothers, si traveste da maitresse, vestita come al Moulin Rouge, il rossetto sbavato, un occhio di vetro. Incontra Jack sui divani del Los Gatos e il loro è un incontro come quelli che Toulouse Lautrec otteneva in cambio di un quadro. Lo domina.
Jack ne esce sconvolto e sconvolto si aggira, farfuglia, barcolla tra muri ossessivi e visi rotondi e cupi come fossero disegnati da Frida Kahlo. Poi ritorna nel suo mondo, camminando stralunato e lasciando stralunati pure noi, poverini.WHITE STRIPES - Icky thump
(Spin-Go)
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