Pietro Imperia e-mail
Ma cosa le salta in testa, Imperia mio! Ma lo sa che a parlar di certe cose ci si mette contro lintero Giornale? Primo sarrabbia Filippo Facci che se la prende coi vecchioni e il loro patetico rincorrere brandelli di giovinezza rimenandola con fascismo/antifascismo, Pinelli/Sofri, pista nera/pista rossa. Figuriamoci larrabbiatura se da Salò ci si catapulta, allindietro, fino alla legge sulle guarentigie e, precipitando nellabisso del passato, niente meno che alla donazione di Costantino. Facendo così arrabbiare anche Massimiliano Lussana il quale saggiamente scrisse che di questo passo cè chi finirà per battibeccare sugli Orazi e i Curiazi (ammetto, però, che largomento si presta al battibecco e ci battibeccherei sopra volentieri, anche a costo di passare per più vecchione di quel che sono). Purtroppo non so quale sia lalternativa giovanilistica, quali siano i problemi (anzi, no, le problematiche) o gli argomenti che reputano meritevoli della loro attenzione. Certo non Porta Pia, che pure, come tema di interesse, non mi pare da buttar via. Qualcuno ha protestato perché, nel giorno commemorativo, si è reso omaggio agli zuavi pontifici e non ai bersaglieri, perepépeppé - peppé - peppé, del general Cadorna. Sembrerebbe scelta papista e antirisorgimentale, ma secondo me è stata solo dettata dalla correttezza politica. Vista con gli occhiali di oggi, la presa di Roma fu pura e semplice aggressione. Non ci sono giustificazioni, oggi, che tengano: non lunità dItalia, non lanacronismo del Papa Re, niente. Oggi, su quegli argomenti si va a spanne e a dogmi: chi attacca, chi apre brecce, chi fa la guerra, è in torto marcio, marcissimo. E chi la guerra la subisce restandone vittima ha sempre ragione da vendere (anche quando ha torto) e il diritto a essere commemorato comme-il-faut. Toltomi il sassolino, veniamo a noi, caro Imperia. Che la Donazione di Costantino fosse un falso non cambia niente. E questo anche se molti lo ritennero autentico (perfino uno sospettosetto assai come padre Dante: «Ahi, Costantin» eccetera). Gli Stati si sono formati di fatto, non in base a un curriculum, a carteggi, documentazioni, cartapecore, atti notarili che ci son sempre stati, ma non hanno contato mai niente. Per legittimare una serie di annessioni attuate con luso della forza, i padri risorgimentali sinventarono quei Plebisciti che avrebbero dovuto attestare, a posteriori, il desiderio, la brama popolare - in nome del popolo, si sa, tutto è lecito - ad essere annessi.
Paolo Granzotto
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