Scienze e Tecnologia

Yahoo, il motore di ricerca compie 15 anni

15 anni fa, Jerry Yang e David Filo, due studenti di Stanford, fondavano il motore di ricerca Yahoo. Quindici anni di Internet hanno cambiato l'idea del web. Ora una ricerca commissionata da Yahoo cerca di fare il punto di come gli italiani convivono con la rete dove mail, il motore di ricerca e le news sono i servizi più popolari, utilizzati su base quotidiana da, rispettivamente, il 77,5%, l'83% e il 78,3% degli intervistati e non potrebbero più farne a meno il 78%, l'80% e il 53%.
Più della metà (53%) dichiara che non può più immaginare la propria vita senza Internet; per il 79% la Rete ha semplificato la loro routine quotidiana e per l'88%, grazie al Web, è oggi più semplice e facile rimanere aggiornati.
Inoltre cercano un unico punto di accesso a tutti i siti e servizi Internet preferiti il 46% degli utenti intervistati, il 76% ritiene che Internet viva un continuo processo di miglioramento e il 65% ritiene che il reale potenziale di Internet si stia scoprendo proprio adesso.
Da qualche anno si sta affacciando l'uso di internet attraverso dispositivi mobili. Stenta ancora a decollare in Italia l'uso della rete dai cellulari ma qualcosa si sta muovendo. Il 5% di chi ha usato Internet per la prima volta più di cinque anni fa, l'ha fatto da un device mobile. Il 13,5% oggi usa Internet giornalmente da un telefonino o similare. In una classifica dei media più importanti per gli utenti il mobile internet resta ancora (per il momento) il fanalino di coda con il 18,6%.
È sicuramente divertente provare a comparare delle attività quotidiane all'uso degli strumenti tecnologici. Per esempio il 78,3% degli intervistati dichiara di leggere le news online contro un 47,7% di persone che invece fanno una passeggiata ogni giorno. Oppure il 77,5% degli internauti scrivono e leggono e-mail contro un 12,9% che pratica quotidianamente uno sport.

Parlare al telefono raggiunge la vetta, con l'82,5%, tra le più popolari attività tradizionali offline, ma deve competere con le attività ricerca online che registrano un lievissimo vantaggio con l'83%.

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