Roma - Finalmente ce l'ha fatta: al G8 dell'Aquila ci sarà, per la prima volta, anche il premier spagnolo José Luis Zapatero, invitato da Silvio Berlusconi. Sarà solo per la parte finale della riunione allargata a diversi altri paesi e organismi internazionali sulla sicurezza alimentare. Ma per Madrid è comunque un successo sul cammino di un riconoscimento del ruolo internazionale della Spagna. Cosi lo stesso Zapatero ha presentato l'invito al G8, ringraziando il premier italiano, durante il dibattito in parlamento sullo stato della nazione il mese scorso.
E' da quando è arrivato al potere, nel 2004, che Zapatero rivendica un posto nel club dei grandi del mondo, sostenendo che la Spagna è ora l'ottava economia del pianeta. Il primo grande passo avanti è stato l'invito all'ultimo vertice G20 a Londra. Ora quello al G8 degli Abruzzi, è particolarmente importante per Madrid a pochi mesi dall'inizio, in gennaio, del suo semestre di presidenza dell'Ue.
La partecipazione di Zapatero ha suscitato anche polemiche a Madrid. La stampa di centrodestra l'ha accusato di andare all'Aquila per fare da figurante, l'ultimo giorno, per un dibattito di poco più di un'ora sulla fame nel mondo, quando i grandi avranno finito di parlare della crisi e delle questioni politiche più importanti.
Paradossalmente, mentre il giornale inglese Guardian attacca l'Italia e il suo premier, l'invito a Zapatero viene dall' Italia, un paese che da quando è al governo ha più volte 'sfidato', proclamando il sorpasso della Spagna in termini di Pil pro capite (a parità di potere d'acquisto). Un tema, sulla linea del forte nazionalismo politico ed economico ereditato dagli anni di Francisco Franco, sul quale Zapatero ha insistito più volte ancora l'anno scorso in campagna elettorale e poi all'Onu.
Questo anche se la Spagna è sprofondata in una crisi economica più violenta che in
altri paesi Ue, la sua bolla immobiliare è scoppiata, i disoccupati sono quasi 4 milioni, con un tasso record di oltre il 17%, il doppio della media europea. E quindi il 'sorpasso' dell'Italia non è più un tema d'attualità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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