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Zelig ritorna e lancia il cabaret in endecasillabi

Viziati da una lunga storia, quella del cabaret. I milanesi ci convivono da decenni, dai lontani anni sessanta. Il piatto, insomma, viene loro servito caldo e appetitoso praticamente a domicilio. Generazioni di comici, cantastorie e monologhisti sono cresciuti nei locali di una città che li ha attirati come una calamita da ogni parte del Paese. Oggi, con la tv capace di amplificare tutto e soprattutto innamorata persa del cabaret, le cose non cambiano. Anzi. Il pubblico italiano - dopo tredici edizioni televisive, di cui sei in prima serata - si è affezionato morbosamente a Zelig, e ne attende la settima rinascita dal 19 gennaio su Canale 5. I milanesi, guarda un po’, si accomoderanno alla tavola della risata con qualche giorno d'anticipo, e cioè da questa sera, perché Zelig torna al Teatro degli Arcimboldi, l’ormai tradizionale location dove Claudio Bisio, Vanessa Incontrada e compagni registrano le puntate del programma. I biglietti, inutile dirlo, stanno andando già a ruba. Ridere sotto il palco, si sa, è tutta un’altra cosa. Gli appuntamenti al prestigioso teatro di viale dell'Innovazione saranno ogni lunedì e martedì da oggi per dieci settimane (ore 20.45, ingresso 25-20 euro): l'acquisto è possibile via Internet al sito di Ticketone (www.ticketone.it) o in alcuni punti vendita distribuiti per la città. È dunque possibile trovare i biglietti ai negozi di dischi Mariposa Duomo in Galleria S. Redegonda e Stradivarius in via Caretta all'angolo di corso Buenos Aires, o direttamente allo Zelig Cabaret (e all'adiacente locale Woody's) in viale Monza 140. Particolare da segnalare: l'ingresso agli Arcimboldi è possibile solo ai maggiori di quattordici anni, perché a volte il vocabolario dei comici non è esattamente da cena di gala a Buckingham Palace. La settima edizione di Zelig annuncia un cartellone fitto di vecchi e nuovi volti, e si concede il lusso di qualche esordio illustre in famiglia. Ad esempio, quello di Gene Gnocchi - per lui un ritorno storico in Mediaset - o quello di Debora Villa, volto noto al pubblico televisivo grazie a programmi come «Colorado» (è stata tra i primi artisti ad apparire nel cabaret-show «rivale» di Zelig su Italia 1), «Le Iene», «Camera Café» e l'ultima sitcom «Così fan tutte», interpretata con Alessia Marcuzzi. La fame di cabaret chiede nuovi nomi e così i guru di Zelig - Gino & Michele e Giancarlo Bozzo - hanno già qualche asso nella manica: sul palco degli Arcimboldi, già nella prima puntata, su venti comici dieci saranno esordienti. Tra di loro, un cavallo di razza su cui si covano molte speranze. Chi ha scoperto il comico fenomeno della scorsa stagione Checco Zalone, insomma, spera di fare il bis. E il bis dovrebbe chiamarsi Maurizio Lastrico, trentenne ligure cresciuto al Teatro Stabile di Genova, un tipo capace di raccontare scene di normale vita quotidiana in perfette terzine dantesche in endecasillabi.

Lungo le dieci puntate che, da qui alle porte della primavera, accompagneranno il pubblico italiano (milanesi in testa) sono attesi monologhisti doc come Gioele Dix, Teresa Mannino, Giuseppe Giacobazzi, Paolo Cevoli, Leonardo Manera, Geppi Cucciari, Katia & Valeria, una storica coppia come Zuzzurro & Gaspare e un'accoppiata di illusionisti demenziali da applausi: Raul Cremona e Mago Forest.

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