Zenga rischiatutto con Zamparini

Il popolo siciliano del web è in fermento. C’è già chi parla di tradimento (fra i tifosi del Catania) e di affronto (quelli del Palermo). Tutto nasce dalla clamorosa scelta del presidente rosanero Zamparini: sarà Walter Zenga, che appena due settimane fa aveva «divorziato» dal club etneo, il sostituto di Ballardini, che andrà forse alla Lazio. Contratto biennale (con opzione per il terzo) per l’Uomo Ragno. Qualche perplessità iniziale, poi la fumata bianca e l’accordo ricco con incentivi in base ai risultati.
E nei blog infuriano polemiche e insulti. «Complimenti mister, ora a Palermo oltre alla spazzatura hanno pure lei...», il commento meno censurabile dei supporter catanesi. «Da uomo ragno a uomo fango, traditore e infame, farai la fine di Colantuono e Caserta», un altro epiteto dei tifosi etnei, convinti che il mangia allenatori Zamparini lo esonererà presto.
Ma anche sul fronte palermitano c’è rabbia: il 4-0 subito nell’ultimo derby non è stato ancora dimenticato. Zenga sarebbe reo di essersi «macchiato di rossoblù» e di non essere quindi degno di sedere sulla panchina rosanero. Da un sondaggio emerge che oltre il 65% dei tifosi è contrario alla scelta fatta dal patron. C’è anche chi pensa a una manifestazione di protesta alla presentazione del nuovo tecnico. Ma Zamparini ha calmato tutti: «È l’allenatore più intelligente con il quale ho mai parlato. È motivato, l’ho rubato alla Lazio». La decisione ha colto di sorpresa l’attaccante degli etnei Mascara, ma non il presidente del Catania Pulvirenti: «Sono le leggi del mercato, l’accordo non ci sorprende perchè non è la prima volta che Catania e Palermo si scambiano gli allenatori».

Intanto l’Atalanta ha scelto Gregucci come erede di Del Neri, passato alla Samp. Il Vicenza, che gli aveva appena rinnovato il contratto, non ha gradito. Giampaolo è in rotta con il Siena, lo ha annunciato il presidente Stronati.

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