Pescata letteralmente con le mani nel sacco, grazie al tempestivo intervento di un inquilino e di due poliziotti di quartiere: in tasca aveva infatti ancora cacciaviti e forbici, con i quali aveva forzato le porte di un paio di appartamenti. È così finita al carcere minorile Beccaria, la zingarella di quindici anni pescata mentre scendeva precipitosamente le scale di un condominio appena visitato insieme a una complice che però è riuscita a scappare.
La giovanissima, classe 1993, con cittadinanza croata ma domicilio nel campo nomadi di via Baranzate, era stata notata martedì pomeriggio verso le 18 in compagnia di una altra zingara, scendere le scale di un elegante stabile allangolo tra piazza Missori e corso di Porta Romana. Uno degli inquilini, che abita al sesto piano, rimasto piuttosto sorpreso nel vedere le insolite visitatrici, ha pensato bene di risalire le scale e verificare se tutto fosse in ordine. Giunto al quarto piano ha notato le porte di due appartamenti spalancate, una delle quali evidentemente forzata.
Linquilino è sceso precipitosamente le quattro rampe di scale giusto in tempo per vedere le due nomadi allontanarsi lungo la strada. Senza perdere un secondo si è lanciato sulle loro tracce e fatti pochi metri ha incrociato due poliziotti di quartiere ai quali ha rapidamente raccontato quanto era appena successo. I tre inseguitori hanno ripreso la caccia, ma sono stati a loro volta notati dalle due ladruncole che si sono immediatamente divise. Una è riuscita a dileguarsi tra la folla, mentre la seconda ha tentato di infilarsi in un bar. Manovra non riuscita, la ragazzina è stata inseguita e scovata.
Una volta bloccata, ladolescente è stata trovata con un grosso cacciavite, un paio di forbici e alcuni mazzi di chiavi rubati allinterno di uno degli appartamenti visitati. Ma non la refurtiva. Più tardi infatti sono stati raggiunti le vittime dei furti che hanno denunciato la scomparsa 4mila euro, alcuni costosi orologi, collane e spille, quasi sicuramente rimasti in tasca alla fuggitiva.
La zingarella ha dichiarato di aver 12 anni, ben sapendo che nessuno è «punibile» sotto i 14. Ma la radiografia del polso ha stabilito con certezza come fosse nata nel 93. Ed è così finita al centro di prima accoglienza del Beccaria, in attesa di scarcerazione o che un parente si presenti a «reclamarla».
È infatti fuori questione che la giovanissima, ma soprattutto i suoi genitori che la mandano a rubare possano essere in qualche modo puniti, come fa notare il vicesindaco Riccardo De Corato, responsabile comunale per la Sicurezza: «Continua a Milano lo stillicidio di reati commessi da minori.
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