Zingari, lavavetri, lucciole: la Valbisagno trema

Zingari, lavavetri, lucciole: la Valbisagno trema

(...) i cittadini lanciano da una decina di giorni e che già è pronto a finire sulla scrivania dell’assessore comunale alla sicurezza. Ce lo porta Aldo Praticò, capogruppo di An in consiglio e responsabile provinciale della sicurezza per il partito, che sottolinea come dopo le 22.30 anche in piazza Giusti, piazza Terralba e nei primi incroci di corso Sardegna compaiono ragazze di colore e non, quasi nude che avvicinano automobilisti e passanti.
«Ho presentato un’interrogazione all’assessore Francesco Scidone, dovrà rispondermi in apertura del prossimo consiglio comunale - conferma Praticò -. Conto molto sul suo intervento, vista l’attività che ha dimostrato fino a questo momento nell’intervenire su altri problemi di sua competenza. Ho sottoposto il problema delle prostitute ma non solo. Perché la bassa Valbisagno sta diventando una zona troppo a rischio sicurezza».
Il problema delle auto dei clienti, degli atteggiamenti «invadenti» delle lucciole, degli schiamazzi notturni è infatti solo uno di quelli presi in considerazione. Perché ad esempio il fenomeno degli zingari è diventato un’emergenza cronica. Non per questo però può essere sottovalutato o peggio considerato ormai una realtà con cui convivere. Sul piazzale di Marassi antistante lo stadio è presente un vero e proprio accampamento. «Prima c’erano 4 o 5 camper, che ogni volta venivano allontanati - incalza Praticò -, ora la situazione è insostenibile. Soprattutto è sintomo di un degrado generalizzato e in espansione».
L’altro fenomeno tutto nuovo per Marassi e San Fruttuoso è invece la presenza massiccia dei lavavetri agli incroci. E anche in questo caso per i residenti come per coloro che passano nel quartiere e che magari vanno a comprare nei negozi della Valbisagno, il disagio è pesante. L’insistenza dei mendicanti ai semafori è molesta, gli automobilisti si vedono costretti a farsi lavare i lunotti da zingari ed extracomunitari, che non si fermano neppure davanti a un cortese rifiuto. «Spesso nascono discussioni, che degenerano - evidenzia Aldo Praticò -. Non voglio neppure sapere cosa contenga quel liquido che usano come sapone, il problema è a monte. Non possiamo assistere alla continua espansione di questo fenomeno. Se ora si radica anche in Valbisagno, tra due o tre mesi si estenderà nel resto della città. Occorre intervenire».
La soluzione che suggerisce l’esponente di An è tutta concentrata sulla prevenzione. «Certo non posso dire che in altre parti della città un degrado del genere sia ammissibile, ma è importante fermare subito l’espansione - insiste Praticò -. E credo che la presenza delle forze dell’ordine, ad iniziare da qualche pattuglia della polizia municipale funzionerebbe da deterrente.

Controllare queste persone, chiedere loro i documenti, allontanare i clandestini e quanti non hanno un’occupazione stabile servirebbe a dimostrare che il Comune ha finalmente una linea da seguire, quella che è mancata finora».

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