Zingari a Rho Sgomberato il campo con le piscine

Momenti di tensione ieri mattina a Rho, durante lo sgombero di un campo nomadi abusivo. Una zingara si è incatenata al cancello d’ingresso, minacciando di dar fuoco a se stessa e ai suoi bambini, dopo essersi versata addosso una tanica di benzina. Il tempestivo intervento delle forze dell'ordine ha evitato che l'azione di protesta si trasformasse in tragedia, anche per i minori. Di buon mattino gli agenti della polizia sono tornati nel campo in fondo a via San Martino per completare l’ordinanza di sgombero, disposta dal Comune, dell’insediamento illegale comprendente anche villette con piscina, sorto una decina di anni fa. All'operazione predisposta dalla Prefettura, hanno preso parte una cinquantina fra agenti e carabinieri. L'accampamento vicino all’autostrada A4 Milano–Torino, era occupato da rom croati. Al momento dello sgombero c'erano una ventina di persone, tra cui 10 bambini e di questi 4 incatenati a una roulotte. L’azione è durata diverse ore, anche a causa della resistenza messa in atto dai residenti. I quali, dopo aver subito una prima demolizione un paio di settimane fa, erano ricorsi al Tar chiedendo di sospendere le operazioni. I giudici avevano però espresso parere negativo, assecondando la linea di fermezza decisa dall'amministrazione di centrodestra. «Abbiamo ottenuto lo sgombero di una zona di proprietà pubblica – ha commentato il sindaco Roberto Zucchetti -. Oggi nell’area c’erano solo donne e bambini che volevano impietosire e rendere più difficili le operazioni di polizia; sono persone che, pur lamentando condizioni di povertà, in realtà sono ricchissime.

Durante lo sgombero è stata fatta intervenire anche una psicologa per l’infanzia. Ci comporteremo allo stesso modo con gli altri insediamenti abusivi. Invitiamo quindi tutti quelli che hanno case abusive, a smontarle e ad allontanarsi da Rho».

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