Zone Blu, nuovi ricorsi. Vinti. Già nel 2007 la Cassazione aveva stabilito che chi non paga il parcheggio nelle zone blu può vedersi annullata la multa se viene rilevato che non esistono nelle vicinanza parcheggi liberi. Naturalmente ciò avviene a seguito di un regolare ricorso presentato ai giudici di pace. E recentemente la battaglia è stata ingaggiata con successo anche da Paolo Rebuffo, che dopo aver preso una multa per non aver esposto il tagliando del pedaggio per la sosta nelle zona blu di piazza del Cavalletto, si è rivolto al giudice di pace. E ha avuto ragione.
Il motivo specificato nel ricorso era sempre lo stesso: la mancanza di aree di sosta libera nelle vicinanze. Secondo il giudice di pace Alessandra Sesoldi il ricorso presentato da Rebuffo era fondato e meritava di essere accolto. Il giudice scrive: «la situazione di fatto dedotta dallesponente (il signor Paolo Rebuffo) e cioè la mancanza di aree di sosta senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata delle sosta nellintera zona limitrofa a piazza del Cavalletto non è contestata dal Comune e deve ritenersi rispondente alla realtà. Pertanto in linea con quanto affermato dalla giurisprudenza di legittimità (cassazione sezioni unite numero 166/07) i relativi provvedimenti istitutivi delle zone di parcheggio a pagamento devono ritenersi illeggittimi non essendo stato rispettato lobbligo imposto dallarticolo 7 comma ( del codice della strada di prevedere zone di parcheggio libero in prossimità di esse». Conclude quindi il giudice di pace: In relazione a quanto precede il ricorso quindi deve essere accolto e latto opposto deve essere annullato».
«Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto - dice Rebuffo - anche perché ho presentato il ricorso da solo senza rivolgermi ad alcun avvocato.
La modulistica si può trovare presso gli uffici dei giudici di pace, a Genova in via de Amicis.
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