Dopo i vigili urbani anche gli addetti dell'Ami deputati al controllo delle zone blu sono misteriosamente scomparsi. Sono state fatte diverse ipotesi sulla loro improvvisa sparizione: alcuni sostengono che siano stati contaminati dal polonio contenuto nelle polveri sottili, altri che siano fuggiti in massa verso calde spiagge esotiche, altri ancora che dopo il passaggio dall'Amt all'Ami siano stati trasferiti all'Aster per sistemare nuove transenne (con annesso sacchetto di sabbia e lanternino) in città. Fatto sta che i residenti della zone blu (in particolar modo di quelle centrali) contagiati dalla temuta «gabella-Merella» si aggirano inbufaliti alla (vana) ricerca di posti macchina abusivamente occupati da orde fameliche di invasori a due ruote alla caccia (gratuita) di spazi altrui ove sistemare le loro ferrose e inquinanti cavalcature. Assessoreeee! Assessoreeee! Ci sei?
o ci fai?
Il puntuale rispetto delle regole - compresi i controlli degli agenti di polizia municipale contro i soliti furbetti del quartierino che sostano e non pagano - era un caposaldo dellannunciata «rivoluzione» delle Blu Area. Laveva promesso, con troppo ottimismo, lassessore Merella, e per questo è censurabile. Non ci sentiamo invece di censurarlo per limprovvisa eclisse totale dei «controllori»: Merella non fa passare giorno senza un richiamo ai cantuné e agli addetti dellAmi perché escano dalle stanze riscaldate e scendano in strada a fare il loro mestiere. Lui ci tenta, poverino, ma la «babilonia» che caratterizza la civica amministrazione rende vane anche le migliori intenzioni. Lesempio di lassismo viene dallalto, e contagia inevitabilmente i livelli inferiori.
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