«Zoomarine non è una prigione per gli animali». Lo ribadisce lo staff del più grande parco acquatico del Centro-Sud che ha aperto battenti a Pomezia, replicando così alle accuse dei giorni scorsi quando Verdi e Animalisti hanno puntato lindice contro la struttura per la morte di un giovane delfino appena arrivato dalla Spagna. Episodio su cui lassessore allAmbiente della Regione, Angelo Bonelli, quota ambientalista, aveva chiesto direttamente lintervento del ministro allAmbiente, Pecoraro Scanio. Ieri, dunque, la replica di Zoomarine, che ha già dato mandato ai suoi legali per procedere per i reati di diffamazione. «La notizia del decesso del delfino - dicono - era stata denunciata alla Asl come prevede la legge. La carcassa era stata spedita immediatamente nei laboratori dellUniversità di Padova perché fosse effettuata lautopsia il giorno stesso. «Lesemplare di tursiops truncatus - ha affermato Alessandro Bortolotto, direttore Zoologico e Scientifico - in quarantena è stato sottoposto a scrupolosi esami medico-veterinari che hanno evidenziato la presenza di una patologia pregressa. Purtroppo si è rivelata tale che, nonostante lavvio di una pronta terapia, il tursiope è deceduto il 12 ottobre». Bortolotto ha spiegato che sono state subito avvertite le autorità competenti, come i carabinieri per la tutela dellambiente, che hanno svolto unispezione. «Il decesso dellesemplare - ha aggiunto - è stato riportato nei registri di detenzione nei tempi previsti. Quindi, nulla è stato tenuto nascosto».
Pedro Lavia, direttore di Zoomarine Italia, ha sottolineato che la struttura svolge lattività con tutte le autorizzazioni di legge e con il preciso obiettivo di salvaguardare e proteggere i mammiferi e le specie marine, attraverso la ricerca scientifica e la divulgazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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