Brave ragazze! Veronica Zorzi e Giulia Sergas (nella foto) hanno regalato all’Italia un
brillante quarto posto al Campionato mondiale professioniste, svoltosi sul
Gary Player Course di Sun City in Sud Africa. Le nostre due proette sono
state protagoniste nelle tre giornate di gara ed il risultato finale per
loro poteva essere ancora più appagante se non avessero perso terreno nella
giornata finale - quella giocata con la formula del quattro palle -, ma
forse la tensione e l’emozione hanno avuto il loro peso. Nella Women's World
Cup il successo è andato al Paraguay di Julieta Granada e Celeste Troche,
vittoria più che meritata perché le due sudamericane hanno condotto il
torneo sin dalla prima giornata, sempre però tallonate dall’Italia che nulla
avrebbe rubato se alla fine fosse giunta al secondo posto.
Come detto c’è
stato da parte delle azzurre un calo di rendimento sulle ultime 18 buche che
ha permesso alle rappresentanti degli Stati Uniti di mettere in atto -
grazie a un gran gioco - una bella rimonta che le ha portate alle spalle
delle due paraguayane e davanti alle coreane che hanno buttato al vento il
secondo posto con un bogey alla penultima buca. Il quarto posto delle
azzurre - pari merito con la Scozia - sta a dimostrare l’ottimo stato del
golf professionistico femminile di casa nostra le cui rappresentanti hanno
solo bisogno di credere maggiormente nelle loro potenzialità. Il quarto
posto in Sud Africa è un successo e ci pone ai vertici del golf europeo, ma
non mancano di certo i margini per fare meglio. Basta crederci!
Sul Tour europeo maschile l’Abu Dhabi Golf Championship solo alla sua
seconda edizione è già diventato torneo di gran levatura. Sul percorso,
perfetto in tutti i sensi, dell’emirato arabo, si sono vissute quattro
giornate di grande golf, con grandi campioni in campo che hanno offerto uno
spettacolo di ottima levatura.
In un serrato finale la vittoria è andata
all’inglese Paul Casey, autore di una gran rimonta nell’ultimo giro (65
colpi) che ha avuto la meglio sullo spagnolo Miguel Angel Jimenez e lo
svedese Peter Hanson, giunti appaiati al secondo posto, ad un solo colpo dal
vincitore. L’irlandese Padraig Harrington, leader dopo tre giri, ha ceduto
nel finale e ha dovuto accontentarsi del 5° posto, appaiato al campione
sudafricano Retief Goosen e all’emergente, e sorprendente, francese Jean
Francois Lucquin. Cris Di Marco, il campione americano vincitore della prima
edizione del torneo di Abu Dhabi ha difeso con onore il titolo, lottando
fino all’ultima buca e giungendo quarto. Tra gli italiani Canonica è stato
il migliore e, dopo una partenza in sordina ha chiuso con due bei giri in 68
e 69 per terminare 29°. Alessandro Tadini, al contrario, ha ceduto proprio
sulle ultime 18 buche (75) per scivolare dall’11° al 41° posto dopo essere
stato addirittura terzo al termine del secondo giro, chiuso con uno
splendido 66. Francesco Molinari è giunto 66°.
Primo successo in carriera nell'US Pga Tour per lo statunitense Charley
Hoffman, che a Thousand Palms, in California, ha conquistato il Bob Hope
Classic. Il 30enne Hoffman ha scritto il suo nome sull'albo d'oro del torneo
battendo alla prima buca di spareggio il connazionale John Rollins, piegato
da un birdie.
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