Zucchero in tour con la chitarrista di Prince

«È la tournée più importante della mia vita: da Parigi, finirà nella Valle dei templi»

nostro inviato a Catania

Tranquillo come una pasqua, Zucchero ha trasformato ieri sera il teatro Odeon in un saloon, mescolando il suo blues acustico (dieci canzoni dal vivo, mica bruscolini) alle parole (intervista di Paola Maugeri) sul set di Storytellers, il programma di Mtv voluto da Progetto Italia che ormai è uno dei pochi a lasciar fare ai musicisti solo il loro mestiere: suonare e spiegare le canzoni. Naturalmente, per Zucchero è stata una passeggiata forse più rilassante di quella che l'altra notte, poco dopo l'atterraggio, ha fatto per le vie di una Catania freddata dalla tramontana. «Mi annoio a stare in casa e cambiare città ogni giorno mi fa stare meglio. Sono un nomade e faccio questo mestiere con spirito gitano». Sarà per questo che, come fanno i gitani, parla spesso senza mezze misure e spesso viene frainteso. Come quando il suo orgoglio di padre dopo l'esclusione della figlia Irene dal Festival di Sanremo è stato scambiato per un j'accuse a Pippo Baudo: «Non volevo assolutamente essere offensivo nei suoi confronti». Intanto, «Sanremo da anni non presenta veri talenti. Ravera, l'inventore del Festivalbar, era invece uno che osava».
Insomma, molto più importante parlare della tournée che Zucchero inizierà a maggio a Parigi e che arriverà qui in Sicilia nella valle dei Templi il 12, 13 e 14 luglio: «È il tour più importante della mia vita», ha detto con lo stesso entusiasmo malinconico di chi nella sua carriera ha già tenuto una serie di concerti lunga da qui a lì e inizia già a fare i primi bilanci.


Stavolta sul palco di fianco a lui ci sarà pure una chitarrista tosta come Kate Tyson, che ha già dato una marcia rock alle canzoni di Prince e che stavolta lo farà a quelle di Fly, il cd che Zucchero ha pubblicato in autunno e che ora è ormai pronto alla prova più difficile: quella del palco.

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