Al Pd mancava l'evasore fiscale: Soru condannato a tre anni (n.b. vedi sotto nota di aggiornamento al Febbraio 2021)

Il patròn di Tiscali era accusato di non aver dichiarato 2,6 milioni. La parabola del Bill Gates italiano, stella dei dem. Lascia la segreteria ma non il seggio Ue

AGGIORNAMENTO AL FEBBRAIO 2021

In relazione all’articolo sottostante si precisa che gli sviluppi successivi a quanto narrato hanno sancito il non coinvolgimento del Dottor Renato Soru nei fatti di cui viene dato conto

In effetti, tra un concorso esterno in associazione mafiosa (il presidente campano del partito Stefano Graziano) e una turbativa d'asta con tanto di manette (il sindaco di Lodi Simone Uggetti) al Pd senza pace giudiziaria di questi giorni mancava un'evasione fiscale, reato non proprio di sinistra, ma tant'è. E invece a colmare questa lacuna ci ha pensato Renato Soru, già golden boy dei democrat, ex governatore di Sardegna e segretario del partito nell'isola. Si è infatti concluso, dopo cinque anni, il processo per evasione fiscale a carico del patròn di Tiscali. E a Soru è andata male: tre anni, più due di interdizione da incarichi dirigenziali, che scatteranno però quando il verdetto diventerà definitivo. Una batosta. Per Soru, che ha parlato di «giorno più brutto della mia vita» e si è dimesso dalla segreteria del Pd sardo. E per il Pd, visto che la sentenza è arrivata mentre infuriano ancora le polemiche per le inchieste di Napoli e Lodi.

Ei fu. L'incipit de Il cinque maggio manzoniano (e ieri, ironia della sorte, era proprio il 5 maggio) si adatta perfettamente all'ex «Bill Gates italiano» (copyright Le Monde) incoronato in passato da Forbes come uno dei cento uomini più ricchi del mondo. E non solo per la condanna arrivata ieri. Sempre per questa vicenda, infatti, Soru si ritrova con un terzo dello stipendio da eurodeputato e i beni pignorati, e con un debito che sta versando al fisco (con cui si è accordato) di sette milioni di euro. Impensabile, per il papà di Tiscali, portata in Borsa, nel '99, a soli due anni dalla fondazione nel '97. Sono gli anni del boom, quelli, per Soru, classe 1957, self made man figlio di un applicato di segreteria della scuola del suo paese, Sanluri, e di Gigetta, proprietaria di un piccolo negozio di alimentari. Re di internet con Tiscali prima, poi la politica e l'elezione a presidente della Regione, nel 2004. Sono gli anni della gloria. Per le battaglie ambientaliste (lo stop alle costruzioni a due chilometri dalla costa) e la stangata sugli yacht di lusso. È il trionfo, per Soru, Le Monde lo incorona come l'anti-Berlusconi, il «Bill Gates italiano». E nel 2008 Soru acquista pure l'Unità, diventando così il salvatore del giornale di Gramsci.

È proprio in quegli anni che matura la vicenda giudiziaria chiusa ieri dalla condanna. La storia ruota attorno a una società riconducibile a Soru, la Andalas, gemella di Tiscali. Società costituita nel 2003 in Gran Bretagna, e che per la procura sarebbe servita solo a mascherare - attraverso un prestito a Tiscali finance - una evasione fiscale quantificata in 2,6 milioni di euro. In pratica, per i pm, Tiscali avrebbe restituito parte del debito ad Andalas con gli interessi, ma senza dichiarare nulla né al fisco inglese né a quello italiano. Soru si è sempre professato innocente. E ha pure patteggiato con Equitalia la composizione del contenzioso, accettando di pagare circa 10 milioni di euro. I suoi legali hanno sostenuto che proprio in quel periodo Mr. Tiscali era anche governatore della Sardegna e che quindi trascurava le sue aziende. Evidentemente, vista la sentenza, il giudice non gli ha creduto. Amaro il commento di Soru: «Mi aspettavo di essere assolto, credo sia una sentenza ingiusta». Duri i suoi avvocati, che annunciano appello parlando di pronuncia «singolare» perché «ha ravvisato la responsabilità penale per fatti che gli stessi Uffici finanziari avevano interpretato in modo diverso, ritenendoli insussistenti».

E intanto monta la polemica politica dal fronte M5S, che chiede elle le dimissioni di Soru da eurodeputato. Grillo, sul suo blog, urla: «Oggi tocca a Soru. Il gruppo Pd a Bruxelles si ingrossa con un eurocondannato. L'epopea immorale del Pd continua. Chi sarà il prossimo?».

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