Sgominata la banda che rubava container

Sono accusati di aver rubato camion e rimorchi con container pieni di merci per un valore complessivo di 9 milioni di euro. Così quattro autotrasportatori sono stati arrestati ed altri tre sono stati sottoposti all’obbligo della firma nell’ambito della seconda tranche dell’operazione dei carabinieri «Fast Cargo» che aveva già portato, il 7 maggio scorso, a 39 arresti con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata a furti aggravati e rapine di container. A finire ora in manette sono stati: Sperandino Cavanna, 59 anni, di Podenzano (Piacenza); Franco D’artizio, 36 anni, di Genova; Domenico Usai, 56 anni di Silvano D’ Orba (Alessandria), e Francesco Daniele Vitolo, 38 anni, di Milano. Tutti e quattro sono pregiudicati. Sottoposti agli obblighi della firma sono un 41enne di Sedriano (Milano), un 32enne di Arluno (Milano), ed un 39enne di Alessandria.
L’organizzazione, composta da napoletani trasfertisti e da nomadi della famiglia Halilovic, dedita a furti di autoarticolati e semirimorchi nelle aree portuali di Genova è stata sgominata dai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale. L’organizzazione criminale, composta da oltre cento persone, in collaborazione con sodalizi più piccoli e specializzati realizzava ingenti profitti attraverso il furto di autoarticolati provenienti provenienti o diretti nell’area portuale di Genova, il prelievo di container dal porto mediante presentazione di documentazione falsa, la simulazione di furto di quantità ingente di merce da parte di autotrasportatori.
Tutti i colpi venivano eseguiti con la stessa modalità: In pratica i malviventi anticipavano l’arrivo dei veri autotrasportatori e si presentavano in anticipo, ma con documenti falsi, al porto per ritirare i container di cui conoscevano l’esatto numero di matricola. Soltanto in un caso era stata presentata una vera documentazione, perlatro data per smarrita alcuni giorni prima.

In qualche caso la merce veniva prelevata grazie alla collaborazione di autotrasportatori compiacenti che o simulavano il furto oppure facevano scaricare la merce in magazzini lungo il tragitto e alla fine non era chiaro a che punto del viaggio il container fosse stato forzato.

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