Cronaca locale

Tangenti, il Comune di Buccinasco si costituisce parte civile contro l'ex sindaco

Loris Cereda Pdl) è accusato di corruzione: avrebbe accettato soldi e auto di lusso per garantire appalti a diversi imprenditori

L'amministrazione contro il primo cittadino. Il Comune di Buccinasco si è costituito parte civile contro l'ex sindaco Loris Cereda (Pdl), arrestato lo scorso marzo e scarcerato dopo tre mesi, nell'udienza preliminare che ha preso il via oggi a carico suo, di altre 8 persone e due società. Cereda è accusato di corruzione per aver accettato soldi e auto di lusso per garantire appalti a determinati imprenditori. E - in concorso con Marco Cattaneo, in qualità di assessore ai Lavori pubblici; Antonio Trimboli, in qualità di consigliere comunale; e Giovanni Sagaria, allora segretario comunale - risponde anche di falso in atto pubblico e turbata libertà degli incanti in relazione alla nomina fuori da ogni regola di trasparenza e concorrenza del tecnico incaricato della coprogettazione del pgt, Giovanni Carminati, pure coinvolto nell'inchiesta. Nomina, sostiene la Procura nel capo di imputazione, «operata esclusivamente per ragioni politiche e di tutela di interessi economici». Oggi l'udienza davanti al gup Anna Zamagni è stata dedicata alle richieste di riti alternativi da parte degli imputati. Hanno ottenuto l'accordo per patteggiare Cattaneo (1 anno di reclusione), accusato di tentata concussione perché nel marzo 2010 avrebbe cercato di costringere un imprenditore a pagargli mazzette, pena il mancato ottenimento di commesse pubbliche; Umberto Pastori, un intermediario che avrebbe intascato parte di una mazzetta da 10mila euro destinata a Cereda per garantire l'approvazione della convenzione tra il Comune e la società Sodibelco per la concessione d'uso di un'area comunale verde da destinare a parcheggio per favorire il buon esito di un'operazione commerciale in corso tra la srl e la Auchan spa in relazione all'apertura di un nuovio punto vendita drive Auchan di cui era dipendente (1 anno e 4 mesi con la restituzione di 10mila euro); gli imprenditori ritenuti corruttori, Cesare Lanati, socio della Sodibelco (1 anno e 4); ed Ettore Colella, presidente del cda della Mag Europe (1 anno e 2 mesi con la restituzione di 28mila euro). Hanno chiesto inoltre di patteggiare, ma sull'entità della pena si attende il via libera dalla procura, le due società accusate dell'illecito amministrativo previsto dal decreto legislativo 231 del 2001 sulla responsabilità degli enti per i reati commessi dai propri dipendenti. La Sodibelco dovrebbe patteggiare una misura interdittiva con divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per 3 mesi e una pena pecuniaria di 12.500 euro. La Mag Europe dovrebbe patteggiare intorno ai 25mila euro.

Ha chiesto invece di essere giudicato con rito abbreviato l'ex vicesindaco Antonio Luciani poi assessore all'Ecologia, accusato di istigazione alla corruzione perché nel giugno 2008 avrebbe chiesto soldi al legale rappresentante di una società per facilitargli l'aggiudicazione di un appalto.

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