
Un tribunale russo ha condannato tre avvocati che hanno difeso Alexei Navalny a diversi anni di prigione per aver portato messaggi del defunto leader dell'opposizione al mondo esterno mentre era in prigione. Le sentenze arrivano nel contesto di una repressione delle voci dissenzienti in Russia mentre porta avanti la sua offensiva in Ucraina, con i tribunali che cercano di punire i soci di Navalny in seguito alla sua morte inspiegabile in una colonia carceraria artica lo scorso febbraio. La Russia ha condannato tre avvocati che avevano difeso il defunto leader dell'opposizione Alexei Navalny a pene che vanno dai 3,5 ai 5,5 anni di carcere, ritenendoli colpevoli di aver preso parte a una "organizzazione estremista". Il tribunale della citta' di Petushki ha condannato gli avvocati Vadim Kobzev a 5,5 anni, Alexei Liptser a cinque anni e Igor Sergunin a 3,5 anni di una colonia penale

La vedova di Alexei Navalny si è recata al seggio allestito all'ambasciata russa nella capitale tedesca, per esprimere il suo voto contro Putin durante il "Mezzogiorno" contro lo zar



Sono tanti i misteri che circondano la morte di Navalny. Le ultime ore del dissidente russo morto nella colonia penale ik-3 sono avvolte dal mistero. E più si scava e poi aumentano i dettagli che non tornano. Dai lividi sul corpo alla madre tenuta lontano dalla salma. Ecco cosa non torna nella morte del dissidente russo.

Alcuni filmati registrati dalle telecamere stradali nella notte tra il 16 e il 17 febbraio hanno immortalato un sospetto convoglio di mezzi lasciare il penitenziario dove era detenuto Alexei Navalny

(LaPresse) La gente continua a deporre fiori davanti a un monumento a Mosca per rendere omaggio al leader dell'opposizione russa Alexei Navalny. Il principale oppositore di Putin, che stava scontando una condanna a 19 anni di reclusione con l'accusa di estremismo, è morto in carcere, secondo quanto dichiarato dal Servizio Penitenziario Federale russo. I tributi sono stati deposti presso il monumento della Pietra di Solovetsky, nel centro di Mosca, una pietra dei Gulag dedicata alle vittime delle repressioni politiche dell'epoca staliniana, divenuta un simbolo ad hoc per le voci messe a tacere nella Russia contemporanea.

Sui social sta circolando quella che sembrerebbe l'ultima apparizione in video di Alexei Navalny. Le immagini lo ritraggono in videocollegamento da carcere durante un'udienza con il tribunale. Scambia qualche parola e battuta con le autorità e il giudice, in un'atomosfera che pare rilassata.
