Tragicamente smascherata, l'assessore - doppia morale e triplo salto mortale - prima ha fatto l'immancabile video di scuse e poi si è dimessa. E tanti saluti alla superiorità etica, culturale, politica e informatica dei progressisti 2.0

Tragicamente smascherata, l'assessore - doppia morale e triplo salto mortale - prima ha fatto l'immancabile video di scuse e poi si è dimessa. E tanti saluti alla superiorità etica, culturale, politica e informatica dei progressisti 2.0
Se Venezia avesse bisogno di Jeff Bezos, Jeff Bezos non si sposerebbe a Venezia. Però crediamo ancora meno a chi dice che la città non è in vendita, che Bezos non può fare ciò che vuole, che i suoi soldi sono frutto del neoschiavismo delle Big Tech. Venezia è Venezia perché ha sempre accolto commercianti, innovatori e visionari. Cioè i Jeff Bezos dell’epoca.
Giorgia Meloni – un leader che non commenta mai i sondaggi: li cambia – costruisce i centri per migranti in Albania, è per il riarmo, appoggia Trump, sta dalla parte di Netanyahu, fa approvare il Decreto sicurezza, mal sopporta i Gay pride, non tollera le critiche, ancora meno Macron e la Schlein, sbuffa, fa le faccette, alza gli occhi, non va dalla Gruber... eppure è sempre lì. Mai visto un governo così tanto antidemocratico con un tale consenso.