
Voglio "sottolineare l'alleanza istituzionale fondamentale nel paese per far sì che l'Italia possa raggiungere gli obiettivi, in un momento estremamente difficile a livello internazionale, ma che può passare soltanto attraverso una forte alleanza tra le istituzioni del paese indipendentemente dal loro colore politico". Così il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, intervenendo al Teatro Verdi di Pordenone in occasione della firma dell'accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo e la regione. Il governatore leghista ha inoltre ringraziato la premier Giorgia Meloni, presente in platea. Fonte video Chigi (Alexander Jakhnagiev)

Il Presidente del Consiglio Meloni e il Presidente del Friuli Fedriga firmano l'accordo per lo sviluppo e la coesione tra il Governo e la Regione Friuli-Venezia Giulia. Ecco la cerimonia a Pordenone. / Palazzo Chigi (Alexander Jakhnagiev)

Nella giornata dello sciopero generale femminista e transfemminista, a Milano hanno sfilato in centinaia partendo da Largo Cairoli facendo sentire la propria voce in sostegno dei diritti delle donne e contro la violenza di genere, ma non solo. Nel corso della manifestazione anche aperto sostegno alla Palestina. “Freedom to Women”, “Libertà alle donne”, “Fuck the patriarchy”, recitano alcuni dei cartelli. (Alexander Jakhnagiev)

Ecco le immagini del corteo organizzato a Napoli in occasione della Giornata internazionale delle donne. La manifestazione, partita da piazza Garibaldi, ha unito al tema del transfemminismo il sostegno alla Palestina. (Alexander Jakhnagiev)

Un segnale simbolico per combattere la violenza sulle donne: in Piazza Fontana, a Milano, a pochi passi dal Duomo, è stata inaugurata, nell’ambito delle iniziative per l’8 marzo, una panchina rossa. La panchina è stata voluta dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Milano, che attraverso il Comitato Pari Opportunità, mira “a sensibilizzare e a creare un ambiente sicuro per tutte le donne”, come spiega il cartello affisso sulla panchina. “Le panchine rosse sono simboli tangibili del nostro impegno collettivo per un futuro senza violenza”. (Alexander Jakhnagiev)

"Auguri a tutte le donne della nazione, lavoreremo per costruire pari libertà". Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso della cerimonia per la firma dell'Accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo e la regione autonoma Friuli Venezia Giulia, a Pordenone. Fonte video Chigi (Alexander Jakhnagiev)

“Credo sia necessaria, accanto all’attività della magistratura, anche una commissione d’inchiesta che possa chiarire quello che è veramente successo, chi siano i mandanti e per quale ragione siano state fatte queste cose. Non credo che la cosa finisca con i semplici articoli giornalistici, che sono già una cosa gravissima che si sia potuto indagare fatti coperti da riservatezza prevista dalla Costituzione per usi anche solo diffamatori”, ha annunciato il governatore della Lombardia Fontana sul tema del dossieraggio. (Alexander Jakhnagiev)

“La parole che sono state pronunciate dal procuratore Melillo e dal procuratore Cantone fanno capire fino in fondo l’estrema gravità di quello che si è verificato: il fatto che siano state usate parole come ‘verminaio’ lasciano intendere come quello che dicevo sin dall’inizio, ovvero che siano situazioni che mettono in crisi la nostra democrazia e libertà, sia stato confermato”, lo ha affermato il governatore della Lombardia Fontana sul tema del dossieraggio, a margine della sigla per l’assegnazione di alloggi di proprietà dell’Aler al personale dell’Amministrazione giudiziaria con il Ministero della Giustizia a Milano. (Alexander Jakhnagiev)

“Salvini rischia il ruolo di segretario della Lega? C’è all’orizzonte un’importante elezione europea nella quale la Lega tornerà a volare verso l’alto. Non sono problemi da prendere in considerazione”, il commento del governatore della Lombardia Fontana, sul tema della guida della Lega, a margine della firma del protocollo per l’assegnazione di alloggi di proprietà dell’Aler al personale dell’Amministrazione giudiziaria con il ministro della Giustizia Nordio, a Milano. (Alexander Jakhnagiev)

Sul tema della detenzione di Ilaria Salis in Ungheria si è espresso il ministro Nordio, a margine della sigla del protocollo per l’assegnazione di alloggi di proprietà dell’Aler al personale dell’Amministrazione giudiziaria con Regione Lombardia, a Milano: “Sulla questione della Salis se ci fossero aggiornamenti non potrei dirvelo: è una questione che ha due aspetti. Un aspetto è procedurale e su questo è stata imboccata la strada giusta. Per un anno erano stati chiesti gli arresti domiciliari in Italia, cosa che non era consentita dagli accordi internazionali. Ora sono chiesti gli arresti domiciliari all’autorità ungherese in Ungheria, che è sovrana, ma se fossero concessi gli arresti domiciliari in Ungheria allora sì, potremmo procedere con una richiesta per la trasformazione degli arresti domiciliari in Italia. Non si è potuto fare per ora perché la transizione dalla detenzione carceraria in Ungheria alla detenzione domiciliare in Italia, senza il transito della detenzione domiciliare in Ungheria, non era possibile. Dal punto di vista procedurale siamo in fase avanzata”. (Alexander Jakhnagiev)
